uso costante di una simile illustrazione se era fantasiosa e non corrispondente
alla realtà. Sarebbe costato poco sostituirla con una più aderente alla vera scena.
Ma scorrendo le varie guide del Seicento, nel leggere la descrizione del Torrotti troviamo con sorpresa elencate le statue «di Simeone in pontificato, del
Bambino Giesù, Maria, Giuseppe, e altre”; pare dunque non vi fossero solo le
tre attuali figure, ma forse proprio due in più (Gioachino ed Anna), come nella
xilografia e come anche nella gaudenziana Presentazione al Tempio nella cappella di S. Margherita in S. Maria delle Grazie. Per di più la mitra che oggi troneggia sul capo del Sacerdote non é stata modellata in terracotta unitamente
alla statua, ma vi è sovrapposta ed è di cartone, il che conferma che deve essere
stata aggiunta in un secondo momento ed il sacerdote in origine ne era privo.
Il tavolino circolare poi compare nelle illustrazioni delle guide solo ad iniziare
dalla seconda metà del secolo scorso, quindi deve essere di fattura ottocentesca.
Pare dunque si possa dedurre con molta chiarezza che veramente all’inizio la
scena era più complessa e più stipata entro la nicchia, e doveva corrispondere
perfettamente alla xilografia, con il sacerdote senza mitra al centro, ove ora sta
il tavolo circolare, S. Giuseppe più spostato verso sinistra vicino alla Madonna,
e sulla destra le altre due figure ora scomparse, disposte in simmetria con quelle
di Maria e Giuseppe.
Si spiega cosi la corporatura un po’ misera del S. Giuseppe, dovuta all’esigenza di occupare uno spazio limitato dovendo convivere con altre quattro statue
nel ristretto ambiente delimitato dalla nicchia e dal padiglione antistante; ne
doveva risultare pure di effetto assai meno legnoso il gesto delle braccia del Sacerdote grazie ad una collocazione meno di profilo ed in parte più frontale. Ma
quando dovette avvenire tutto questo mutamento?
Dato che è nella guida del 1779 che per la prima volta compare il nuovo titolo
di Presentazione al Tempio e che pure compare una nuova illustrazione assai
più vicina all’attuale scena, viene spontaneo pensare che i due fatti siano in relazione reciproca fra di loro.
Da quel momento il Sacerdote porta in capo la mitra, si trova spostato verso
destra, S. Giuseppe appare al centro sul fondo e davanti sta un tavolino quadrato, non ancora quello circolare, coperto da un tappeto. Ma sul fondo tra il
Sacerdote e S. Giuseppe compare ancora una quarta figura.
Ne era stata dunque eliminata solo una, forse perché rovinata, o per dare
più ariosità alla raffigurazione? Tale aspetto appare anche nelle illustrazioni di
buona parte delle guide dell’Ottocento, ma nella litografia del volume del Cusa
(1857) il mistero si presenta finalmente così come è oggi con tre statue (consi75