esser stata eseguita assai celermente nei primi venti giorni dell’ottobre 1898,
o forse iniziata alla fine di settembre ed eseguita a tempi di record. La cappella
infatti è una della più piccole di tutto il Sacro Monte e non richiedeva tempi
lunghi per realizzare 1’affresco, dato anche il numero assai limitato di figure
rappresentate, tenuto pure presente quanto scriverà poi il Romerio, secondo cui
spettano al Gilardi solo le figure del gruppo di sinistra e s. Angela Merici sulla
destra. Ma di ciò potrà dare una risposta sicura solo un attento controllo del
dipinto,.
Anche questa cappella, come le altre due precedentemente affrescate sul Sacro Monte dal Gilardi (della Morte di San Francesco e di San Giuseppe nella Basilica) viene terminata in ottobre, sia per ragioni climatiche, sia per poter poco
dopo rientrare a Torino a riprendere il corso di insegnamento all’ Accademia
Albertina. Siamo nell’ anno della grande Esposizione di Torino, a cui si affianca
quella di Arte Sacra, nella quale vengono particolarmente notati i dipinti di Paolo Gaidano sui Fasti delle Missioni Francescane e 1’affresco del Gilardi sembra
risentire un po’ di questo clima. Il fondo arioso e cupo del Golgota, la veduta
orientaleggiante della città di Gerusalemme, il gruppo sulla sinistra con le poche figure in abiti all’orientale, vogliono richiamare realisticamente quel mondo, quell’ambiente geografico, come nella cultura e nella mentalità dell’ epoca,
lontanissimo quindi da tutta la tradizione plurisecolare delle altre cappelle del
Monte, con le quali viene a creare una evidente a comprensibile frattura,sia cronologica che culturale. •
600
Cappella - 41