qualche eccezione.
Posti quindi questi tre elementi fondamentali come punti fermi e dominanti nel grandioso contesto, deve essersi realizzato cronologicamente per ultimo
l’insieme delle numerose figure poste a terra, in diretto rapporto, quasi in colloquio, con i riguardanti.
Sulla roccia viva che affiora nell’interno dell’aula, sul lato di levante, quello riservato alla scena figurata, vengono dunque distribuiti da Gaudenzio i vari
gruppi e le singole figure costituenti la maggior parte dei partecipanti, o dei presenti al dramma del Golgota.
Per rendere ancor più verisimile il rapporto con la situazione reale di Gerusalemme, la roccia viene scalpellata (se non era già così in natura) con un lungo
taglio leggermente diagonale, fino alla parete di fondo, ad imitazione della rupe
spaccata del Calvario. Ma anche nel dare corpo a questa parte dell’umanità, direttamente presente al dramma della morte di Gesù, mi pare si possa seguire un
andamento cronologico, partendo da destra verso sinistra.
Considerando infatti che i pellegrini (al contrario di oggi) salivano dalla scala posta a nord (a sinistra della cappella), dopo aver osservato il mistero della
Spogliazione delle vesti (oggi Pietà) e quindi quasi fisicamente accompagnando al martirio il Cristo lungo i diciotto scalini, entrando nell’aula del Calvario
dall’angusta porticina aperta sulla parete volta verso mezzanotte, coglievano
per primo al fondo dell’ampio vano, subito a sinistra della porticina di uscita, il
gruppo patetico della Vergine sorretta dalle pie donne e da San Giovanni.
E in realtà, secondo i tre vangeli sinottici, Maria e le altre pie donne si trovavano “un po’ discoste, osservando ogni cosa”. Solo Giovanni, pure presente
presso la Vergine, afferma che Essa, sua cugina Maria di Cleofe e Maria di Magdala, stavano “presso la croce”, come canterà poi lo Stabat Mater di Iacopone da
Todi: “Stabat Mater dolorosa/ iuxta crucem lacrimosa/ dum pendebat Filius”.
Questo gruppo, pur essendo il più lontano, rivestiva quindi un ruolo di particolare importanza. Costituiva infatti il primo, fondamentale impatto con i protagonisti del mistero del Calvario per chi entrava nella cappella, Ma avanzando,
a mano a mano, sul lato sinistro si andava allargando e dispiegando in tutta la
sua vastità la scena drammatica, si snodava la sacra raffigurazione in tutta la sua
tragicità: dapprima appunto con le Marie, poi subito di seguito con il gruppo
delle altre donne, o meglio, delle madri in costumi esotici coi bambini, a piedi
e in grembo; sono le donne ricordate nel vangelo di Luca a cui Gesù si rivolse
salendo al Calvario, dicendo di non piangere per lui, ma per se stesse e i loro figli.
Singolare però a tutta prima la loro acconciatura esotica, curiosa, di sorpren529