Ad essa sono dedicate due intere ottave (capituli XV e XVI) dettagliate ed
attente, espresse con intensa partecipazione. Ben sedici versi dunque, che permettono di farci un’idea, se non altro dal punto di vista iconografico del ciclo
pittorico:
Capitulo XV
Poi dece otto gradi ascendersi
A quel monte calvario nomato
Dove che christo in croce piangersi
Che da falsi iudei acompagnato
Con i latroni alato vederai
E christo in mezo senza alcun peccato
Con Magdalena a piedi de la croce
Qual mira il creator in pena atroce
Capitulo XVI
Ivi da canto ce la sconsolata
E intemerata vergine Maria
Se con Giovani ognun qua mirare fiata
A pianto moverase in compagnia
Veder la matre in terra colocata
Acompagnata luna laltra Maria
Piangendo la morte del caro figliolo
Quivi cascata per estremo dolo.
La scena risulta completa, dotata di tutti i personaggi ricordati dai vangeli,
con l’elencare nella prima ottava i “falsi iudei”, i “latroni alato” e al centro il
Cristo crocifisso ed ai piedi della croce la Maddalena. Nella seconda ottava la descrizione prosegue con “da canto” la Vergine addolorata, caduta a terra “cascata
per estremo dolo”, affiancata da S.Giovanni e dalle due Marie. Praticamente si
tratta già in quest’ultima parte della scena della Tramortita, soggetto che sarà
poi più avanti nel tempo, raffigurato ai piedi del Monte Calvario, sul lato verso
Mezzogiorno, come chiaramente risulta, sia dal testo che dalle planimetrie del
«Libro dei Misteri».
Si potrebbe quindi pensare ad una composizione affrescata principalmente
su due pareti: quella di fondo con il Cristo in croce al centro, i due ladroni ai
suoi lati, la Maddalena in basso al centro e poi alcuni giudei; quella sul lato de507