Inoltre l’incanto di questo loggiato irripetibile, così nitido per le sue armoniosissime, luminose strutture, è un po’ disturbato nell’interno dall’inserimento di alcuni elementi estranei ad iniziare già dal tardo Ottocento con una lapide
in marmo grigio in ricordo di Giuseppe Candiani da Busto Arsizio, che col suo
testamento del 1878 lasciò £. 15.000 per il restauro delle cappelle.
A questa fa seguito il busto marmoreo, un po’ invadente per le sue dimensioni, di un altro benefattore, Samuele Burla da Borgosesia (1899), opera vigorosa
dello scultore Vanelli di Varallo. Più discutibile ancora la collocazione recente
di un altorilievo bronzeo del pittore varallese Lino Tosi, in ricordo di quel singolare studioso del Sacro Monte e dei santuari delle prealpi, che fu lo scrittore
inglese Samuel Butler. A questo si aggiunge poi nel braccio terminale della galleria la grande targa in bronzo, collocata dal Municipio di Varallo, a ricordo del
pellegrinaggio di Giovanni Paolo II il 3-4 novembre 1984.
Non si può a questo punto, quasi a conclusione, non considerare anche l’influenza che il loggiato deve aver esercitato in ambito valsesiano nello sviluppo
di logge ed arcate, sia nelle architetture civili, sia attorno alle chiese, come nella
Collegiata di S. Gaudenzio a Varallo, od al Santuario di S. Euseo a Serravalle, e
fuori della terra valsesiana in edifici innalzati da architetti e maestranze originarie della valle del Sesia; valga per tutti l’esempio eccezionale e veramente emblematico di Palazzo Stockalper a Briga, nel vicino Vallese, iniziato nel 1642, dotato di un grandioso sistema di portici e logge, opera dei fratelli Bod mer di Pietre
Gemelle, conterranei dunque di Giovanni d’Enrico, che certamente dovettero
tener presente come spunto il loggiato del Sacro Monte, visto ed ammirato in
qualche loro pellegrinaggio al santuario per eccellenza della loro valle nativa.
La strada soprelevata
Con il mistero della Condanna si conclude la serie delle stazioni ospitate entro il Palazzo di Pilato. Ma il grandioso edificio eretto tra il 1605 e l’8 circa nelle
sue parti essenziali, ha un suo completamento, un suo prolungamento architettonico, quasi un’appendice, con l’arioso, elegantissimo loggiato, che viene
a costituire un incomparabile, scenografico sfondo verso occidente alla Piazza
Maggiore del Sacro Monte.
Nello stesso tempo questa leggera e raffinata struttura viene a costituire un
funzionale elemento di diretto collegamento tra i fatti illustrati nel Pretorio di
Pilato ed i successivi avvenimenti dell’Andata al Calvario e della Crocifissione.
Morte, Deposizione di Gesù, tutti distribuiti nell’esiguo spazio all’estremo sud
del “super parietem”, quasi a picco sul centro abitato di Varallo.
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Cappella - 35 - La Loggia