ornare sontuosamente la stanza nuziale della Vergine annunziata.
Gli affreschi non vennero sostituiti quando al mistero dell’Annunciazione
subentrò quello della Visitazione che così contrariamente all’iconografia tradizionale, si svolge non all’aperto ma tra le pareti domestiche, esattamente come
scrive l’evangelista Luca.
Si tratta di un ciclo pittorico unico nel suo genere in tutto il Sacro Monte.
I sei Profeti dipinti nelle lunette raffigurano Abacuc, Geremia, Isaia, Aggeo,
Zaccaria, Michea, e sono circondati, come nella precedente cappella, dai vaticinii riguardanti la Vergine, la venuta del Messia, la restaurazione di Israele.
I preziosi e raffinati motivi ornamentali della volta a grottesche e putti si richiamano alle fantasiose creazioni di Gaudenzio nella cappella di S.Margherita
nella chiesa delle Grazie a Varallo.
La non meno ricca decorazione delle sottostanti pareti alternanti lesene a
riquadri con fantasiosi motivi ornamentali a complicati arabesche, come una
sontuosa tapezzeria di rari e ricercati drappi, rovinata gravemente dall’umidità
che aveva distrutto quasi ogni traccia sulla parete di fondo, venne rifatta a spese
della Società per la Conservazione delle Opere d’Arte e dei Monumenti della
Valsesia, sostituendo il vecchio muro con un altro libero da infiltrazioni.
Il pittore varallese Andrea Bonini rinnovò tutta la decorazione basandosi sui
disegni e gli studi dei pittori Arienta e De Regis negli ultimi anni dell’Ottocento. Ma chi era stato l’autore di questo ciclo pittoresco?
Solo nelle guide della seconda metà del Settecento, quindi in un periodo molto tardo, si fa cenno per la prima volta ai dipinti che vengono assegnati a Giulio
Cesare Luini. Più tardi altre guide, come quella del 1829, li danno a Fermo Stella. Il Bordiga rifiuta l’assegnazione al Luini per ragioni stilistiche ed avanza al
posto il nome di Antonio Zanetti detto il Bugnato. In seguito si assegneranno
per lo più al varallese Luini o allo Zanetti, o a tutti e due assieme. Ma ancora del
tutto incerta è la figura del Bugnato; assai scarse sono le notizie sicure su di lui,
le cui opere documentate sono gli affreschi della chiesa di Baceno mentre sono
da respingere le attribuzioni degli affreschi della cappella di Loreto a Roccapietra, da assegnarsi piuttosto al Luini, ed il S.Cristoforo all’esterno di S.Marco a
Varallo. Per cui troppo rischioso è assegnargli la paternità dei nostri affreschi e
pare più attendibile mantenere ancora quella del Luini, a cui li
dava anche la Brizio.
In perfetta consonanza con la decorazione pittorica sta poi la preziosa antica
vetrata alla finestra di destra, con vetri piombati ed al centro il piccolo disco dipinto a fuoco con l’Annunciazione in toni giallo-ocra, recanti la data 1544 (ora
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Cappella - 3