Dio la chiama ad essere la Madre del Figlio suo, e ciò avverrà per un intervento
miracoloso della onnipotenza divina.
Costruita verso il 1515 come S. Casa di Loreto.
Statue in legno di Gaudenzio Ferrari (1505-10).
Affreschi posteriori al 1572 di pittore tardo gaudenziano.
La cappella dell’Annunciazione
Poche cappelle del Sacro Monte hanno subito vicende più complesse di quella dell’Annunciazione.
Pur essendosi perso ben presto il ricordo esatto dei fatti, la tradizione l’ha
sempre ritenuta una delle più antiche ed il Fassola nel 1671 giustamente la diceva eretta tra il 1490 ed il 1500.
La sua storia può distinguersi in tre tappe.
Quando il 14 aprile 1493 avvenne la celebre donazione del “super parietem” da
parte dei cittadini di Varallo al Padre Caimi, erano stati eretti soltanto la grande
Croce sul Calvario, il Santo sepolcro (già terminato il 7 ottobre 1491), la Cappella dell’Ascensione e quella “subtus crucem”, ossia della Pietra dell’unzione,
come riuscii a dimostrare alcuni anni or sono.
Ma subito dopo, col fervoroso slancio dei primi tempi, sotto la guida diretta
del fondatore, vennero iniziate molte altre cappelle a perfetta somiglianza, sia
per forma che per ubicazione, dei luoghi santi di Palestina, come è ormai ben
noto, costituendo tre raggruppamenti:
Gerusalemme, attorno all’attuale Piazza Maggiore, con il Monte Sion, il
Calvario, il Santo Sepolcro, la Valle di Giosafat, ed il Monte degli Ulivi;
Betlemme (ove sorsero le cappelle dei Magi, della Natività, dell’Adorazione dei pastori e della Presentazione al Tempio);
Nazaret nell’avvallamento a sinistra dell’attuale prima cappella, ove ora
si trovano l’Annunciazione, la Visitazione ed il Primo sogno di S.Giuseppe.
In quest’ultima zona, la più appartata di tutto il complesso, si eresse allora (1493-94) del tutto isolata la Grotta dell’Annunciazione, riproducente con
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Cappella - 2