La Storia
Il millequattrocento
Il Sacro Monte di Varallo è il più antico ed il più importante tra tutti i Sacri Monti
sorti, sul suo esempio, nell’area piemontese-lombarda.
Nel 1478 il milanese Padre Bernardino Caimi, Francescano dell’Antica Osservanza, inviato come Commissario a Gerusalemme, constatando la gravità della minaccia
turca per i pellegrini che si recavano in Terra Santa, matura l’idea di riprodurre con
particolare fedeltà in Occidente i principali santuari della Palestina, creando quasi una
“Terra Santa in miniatura”.
Nella ricerca del luogo più adatto per realizzare il suo sogno, pare sia giunto
per la prima volta a Varallo nel 1481, trovando rispondente alle sue esigenze la
terrazza di roccia che domina la cittadina.
Il 21 dicembre 1486 ottiene dal Pontefice Innocenzo VIII il breve che lo autorizza ad accettare la donazione dei terreni, da parte dei maggiorenti varallesi, per
costruire presso il centro abitato il convento della Madonna delle Grazie e per
dare inizio sul “super parietem” alla “Nuova Gerusalemme”.
Il 7 ottobre 1491 è già terminata la cappella del Santo Sepolcro, a perfetta imitazione di quella di Gerusalemme, con le costruzioni annesse.
Il 14 aprile 1493 vengono consegnate al Padre Caimi la chiesa delle Grazie con
l’adiacente convento, e sul Monte le tre cappelle già erette del Sepolcro, dell’Ascensione e “sotto la croce”, o della Deposizione.
Negli anni successivi sorgono, secondo le planimetrie dei santuari palestinesi
ed in parte anche secondo la geografia della regione, la Grotta di Nazaret, quella
di Betlemme, e sulla spianata meridionale, scelta per Gerusalemme, il Cenacolo
e la chiesa della Dormizione della Vergine sul Monte Sion, il sepolcro della Madonna nella Valle di Giosafat, ecc ...
Il 22 agosto 1498 avviene nella chiesa della Vergine Dormiente la guarigione
miracolosa di Donna Agnese Botta, sorella del maestro delle finanze di Ludovico il Moro. •
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