SPECIALE PLASTICHE E AMBIENTE_2982022001 | Page 20

4green INTERVISTA / ADALBERT JAHNZ
Adalbert Jahnz , portavoce della Commissione europea per l ’ ambiente
rappresenta una grave minaccia per la biodiversità e per la nostra economia . Nel corso del tempo vi sono stati dei progressi e questo complesso settore oggi è più sostenibile e circolare rispetto a prima . Tuttavia , in Europa nel 2021 solo il 14 % dei rifiuti di plastica è stato riciclato , mentre il resto è finito negli inceneritori con recupero energetico , smaltito in discarica , esportato o disperso nell ’ ambiente . Per risolvere questo problema non abbiamo una bacchetta magica , bensì una combinazione di misure . La strategia dell ’ UE per la plastica in un ’ economia circolare ha gettato le basi per le materie plastiche del futuro attraverso misure volte a migliorare l ’ economia e la qualità del riciclo della plastica , a ridurre i rifiuti di plastica e la loro dispersione nell ’ ambiente , a promuovere l ’ innovazione e gli investimenti verso soluzioni circolari e a orientare le azioni a livello globale . L ’ obiettivo generale è una filiera della plastica in cui il design e la produzione contribuiscono al riutilizzo , alla riparazione e al riciclaggio , una filiera che porti crescita e occupazione in Europa e contribuisca a ridurre le emissioni di gas a effetto serra dei paesi UE e la dipendenza dai combustibili fossili importati . Ora più che mai dobbiamo ridurre questa dipendenza e andare avanti con la nostra ambizione , esplicitata nel Green Deal , di raggiungere le emissioni nette zero .
Come intendete muovervi sul problema delle microplastiche disperse in ambiente ? La Commissione europea riconosce che le microplastiche sono diffuse nell ’ ambiente , e sono causa di crescente preoccupazione . Attualmente stiamo lavorando a un ’ iniziativa per contrastare la loro presenza nell ’ ambiente . Nel febbraio 2022 , abbiamo lanciato una consultazione pubblica sul modo migliore per ridurre la presenza di microplastiche rilasciate involontariamente nell ’ ambiente . Per quanto riguarda invece le microplastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti ( ad esempio i cosmetici ), si applicherà una restrizione a livello dell ’ UE . La questione delle microplastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti viene nel contempo affrontata nell ’ ambito di Reach ,
FOTO DI GERD ALTMANN DA PIXABAY il regolamento sulle sostanze chimiche , nel quale proporremo di vietare la maggior parte di queste microplastiche aggiunte .
Qual è il suo pensiero sui risultati dell ’ assemblea UNEP-5 di Nairobi dello scorso marzo ? Ritiene che sia possibile giungere a un accorgo globale sull ’ inquinamento da plastiche ? Il problema dell ’ inquinamento da plastica è fonte di grande preoccupazione per l ’ UE , ma non è qualcosa che l ’ UE , o chiunque altro , può affrontare da sola . Accogliamo con favore l ’ esito della quinta sessione dell ’ UNEA , che avvia il confronto verso un nuovo accordo globale sull ’ inquinamento da plastica in tutti gli ambienti . Si tratta di un passo molto positivo nella direzione su cui stiamo lavorando da tempo . Un aspetto importante del mandato del comitato negoziale intergovernativo è che il nuovo accordo dovrebbe affrontare l ’ inquinamento da plastica mediante azioni a livello sia di design e produzione (“ a monte ”) sia dell ’ uso o smaltimento (“ a valle ”). Questo è un aspetto importante per l ’ UE e rimaniamo ottimisti sul raggiungimento di un accordo globale sulla plastica . Siamo pronti ad avviare i negoziati e attendiamo con impazienza la riunione preparatoria che si svolgerà a Dakar tra fine maggio e inizio giugno . Obiettivo del futuro accordo sarà quello di colmare le lacune esistenti nelle iniziative e negli accordi attuali , in particolare nelle fasi di design e produzione del ciclo di vita delle materie plastiche . In questa sede si dovrebbero riunire tutte le parti interessate per conseguire l ’ obiettivo generale di eliminare l ’ immissione di plastica nell ’ ambiente .
Molti Paesi europei , tra cui l ’ Italia , stanno introducendo una Plastic Tax sugli imballaggi plastici prodotti con plastiche non riciclate . Ritiene che la tassazione sia uno strumento utile ? Come ulteriore incentivo per il riciclo , la Commissione ha proposto che i contributi nazionali al bilancio dell ’ UE siano in parte basati sulla quantità dei rifiuti da imballaggi di plastica non riciclati prodotti in ciascuno Stato membro . Questa proposta è stata recepita nel bilancio dell ’ UE concordato ed è entrata in vigore all ’ inizio del 2021 . Anche qui il messaggio è chiaro . Più l ’ industria ricicla , minori saranno i contributi nazionali . Spetta agli Stati membri decidere come intendono attuare questa misura . L ’ Italia ha scelto di introdurre una tassa . Si può prevedere che ciò contribuirà ad aumentare il riciclo e la quota di materiali riciclati negli imballaggi .
La direttiva SUP che vieta l ’ utilizzo di alcuni articoli monouso in materiale plastico non fa differenza tra plastiche di origine petrolchimica e bioplastiche . Quali sono i presupposti di questa impostazione ? La direttiva SUP in effetti non esclude le materie plastiche biologiche , biodegradabili e compostabili . Il motivo della mancata esclusione di queste materie plastiche è che attualmente non esistono norme tecniche ampiamente condivise in grado di certificare che uno specifico prodotto di plastica si biodegrada correttamente nell ’ ambiente marino e , se disperso , si biodegrada in un lasso di tempo abbastanza breve da non causare danni all ’ ambiente . Inoltre , la direttiva SUP mira anche a promuovere modelli di business alternativi , concentrandosi sulla riduzione dei rifiuti e sul riutilizzo , piuttosto che su modelli monouso , allo scopo di realizzare un ’ economia circolare . Con l ’ avanzare della scienza , faremo una valutazione dei progressi compiuti in tema di biodegradabilità nell ’ ambiente marino , al fine di garantire la biodegradazione in un lasso di tempo abbastanza breve da non creare danni alla vita marina e da non portare ad un accumulo di plastica nell ’ ambiente . Le materie plastiche biologiche , biodegradabili e compostabili possono portare vantaggi rispetto alle plastiche convenzionali ma anche delle sfide : una plastica definita biologica , biodegradabile o compostabile non è necessariamente migliore del suo equivalente convenzionale . Va inoltre notato che il termine “ bioplastica ” è generico e non è chiaro se si riferisca alla natura biologica della plastica , alla sua biodegradabilità o compostabilità , o a entrambi . Né fornisce informazioni sulla sua effettiva sostenibilità ambientale .
Quali sono i rapporti della Commissione europea con le associazioni industriali che riuniscono le aziende del settore delle materie plastiche ? Nel quadro delle sue attività , conformemente alle “ Better Regulation Guidelines ”, la Commissione europea consulta tutte le parti interessate . Pertanto , vengono consultati anche i rappresentanti dell ’ industria europea delle materie plastiche , sia a livello europeo che nazionale , includendo tutti i diversi attori di questa complessa catena del valore .
L ’ industria delle materie plastiche europea esprime forte preoccupazione per provvedimenti di legge europei che ritiene ne mettano a rischio l ’ esistenza . È a suo avviso un timore giustificato ? Dai nostri contatti con l ’ industria europea delle materie plastiche , sentiamo che condivide la necessità di passare a un ’ economia della plastica circolare , climaticamente neutra e a inquinamento zero , e che ha già intrapreso molte azioni in questa direzione . Un esempio da questo punto di vista è l ’ impegno verso un maggior contenuto di materiale di riciclo nei nuovi prodotti espresso in seno a Circular Plastics Alliance . Detto questo , è necessario ancora più impegno , dato che , come evidenziato nel piano d ’ azione per l ’ economia circolare , la plastica rappresenta una catena del valore che ha ancora in serbo un grande potenziale di circolarità . Anche in questo caso , l ’ obiettivo non è quello di lottare contro le materie plastiche in sé , ma contro il loro uso non sostenibile e i numerosi problemi ambientali che ne derivano .
20 I GIUGNO 2022 I PLAST4GREEN