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Queste permettono di collegare input( risorse in entrata) e output( risorse in uscita) di diverse entità che potrebbero essere utili all’ implementazione della SI, correlando nel modo più adeguato le organizzazioni coinvolte. Analisi che permettono anche di predisporre database costantemente aggiornati utili alla specifica simbiosi industriale. Il bilancio dei materiali all’ interno di un sistema economico e industriale( Material Flow Analysis, MFA) consente invece di interpretare i flussi e gli effetti dell’ attività economica sull’ ambiente e sulle risorse naturali in un periodo di tempo definito. L’ analisi del Ciclo di Vita( Life Cycle Assessment, LCA), strumento ormai diffuso e prassi anche al di fuori delle simbiosi industriali, permette di migliorare le prestazioni ambientali di un prodotto, servizio o processo nel corso dell’ intero ciclo di vita attraverso la valutazione degli impatti ambientali. Particolarmente utile per la simbiosi industriale è l’ applicazione di questa metodologia ai sistemi di gestione e trattamento dei rifiuti, poiché permette di individuare gli eventuali punti dolenti e valutare degli interventi migliorativi e la strategia di gestione più appropriata. Vi sono poi anche altri strumenti importanti, già utilizzati dalle singole imprese, quali
Vantaggi e limiti del progetto CLOSED( Elaborazione degli autori del volume)
Principali scambi simbiotici nel progetto CLOSED dei distretti di Prato, Lucca, Pistoia( linea continua: scambi simbiotici attivati; linea tratteggiata: potenziali scambi simbiotici)( Elaborazione degli autori del volume)
il Life Cycle Costing( LCC) e la Social Life Cycle Assessment( S-LCA) in grado di valutare gli aspetti economici e sociali delle scelte tecnologiche e ambientali, così da poter ottimizzare l’ utilizzo delle risorse. Oltre a tutti questi strumenti di analisi, nella valutazione e implementazione di una simbiosi industriale di qualsiasi livello è fondamentale, come già detto, muoversi secondo gli standard nazionali ovviamente armonizzati secondo quelli europei ed internazionali. Sono molteplici infatti gli standard che in modo diretto o indiretto si occupano di simbiosi industriale. Tra gli standard ISO, alcuni riguardano le metodologie generali che si occupano di paradigmi, altri sono specifici per standardizzare la SI, altri sono in fase di elaborazione e riguardano applicazioni specifiche per la SI come la gestione dei flussi di materia ed energia e influenzano la modalità di implementazione e misurazione della SI.
Il futuro prossimo
Alla luce della approfondita analisi effettuata dagli autori di questa guida, emerge il ruolo fondamentale della simbiosi industriale nella nostra economia. I trend di maggiore influenza sulla diffusione di questo modello sono l’ evoluzione della normativa di supporto, la crescita del ruolo dell’ economia circolare, la limitazione delle materie prime, la tracciatura dei prodotti, il contenimento dei rischi nelle filiere circolari- essendo queste basate su sistemi di logistica inversa per cui si deve assicurare qualità del prodotto e delle risorse nel tempo. L’ adozione, l’ implementazione e il successo delle iniziative di simbiosi industriale dipendono molto anche dalle politiche in atto. La Comunità Europea riconosce il ruolo di questo modello di business, in quanto veicolo per la realizzazione di un sistema industriale integrato sostenibile e circolare a rifiuti zero. La simbiosi industriale diventa così lo strumento adatto a far sì che le risorse materiali e il valore di prodotti e servizi rimangano il più a lungo possibile in circolo e che sottoprodotti e scarti diventino risorsa. Questo modello di business permette di implementare dei cluster caratterizzati da una gestione semplice ed efficace quando realizzata secondo le dimensioni spaziali più adeguate a un territorio e alle caratteristiche specifiche di un territorio.
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