Speciale Plast4Green | Page 51

Standardizzazione italiana UNI CT 057 nell’ ambito dell’ economia circolare
cipino più attori e siano adottate una serie di azioni di supporto quali, ad esempio, la progettazione ecocompatibile dei prodotti e la responsabilità estesa del produttore( Extended Producer Responsibility, EPR). In questo ecosistema la simbiosi industriale trasferisce materiali, energia, acqua e sottoprodotti tra le diverse industrie coinvolte nel progetto. Queste relazioni simbiotiche permettono, tra l’ altro, sul lungo termine uno scambio di know-how e buone pratiche tra imprese, ancor più se geograficamente vicine. Con la SI è il sistema nel suo complesso che riesce a soddisfare requisiti di sostenibilità e requisiti tipici di un’ economia circolare, portando dei vantaggi economici e ambientali a ogni attore del sistema.
Tipologie di relazioni
Le relazioni simbiotiche che si possono instaurare con il modello di SI sono di diverse tipologie. La simbiosi industriale può avere diversi gradi di pianificazione. Essa può infatti realizzarsi per volontà di più imprese con lo scopo di ricavare dei benefici economici, il cosiddetto approccio bottom-up, oppure può essere dettata dalla volontà di un ente amministrativo di governo locale che invita le imprese ad avviare una serie di relazioni basate su scambi simbiotici, il cosiddetto approccio top-down. Questa però è la teoria. Nella realtà la modalità concreta di adozione e implementazione della SI coinvolge entrambi questi approcci e risulta di maggiore successo proprio perché integra entrambe le forme di sviluppo. Un altro elemento che caratterizza la nascita di un progetto di SI riguarda la localizzazione. Questa infatti può svilupparsi su un’ area preesistente dismessa o in crisi con la sua re-industrializzazione oppure può nascere su una nuova area industriale. Ulteriore criterio di classificazione sono i settori economici coinvolti. Vi sono infatti simbiosi industriali in cui le imprese appartengono a uno stesso comparto, seppure le sinergie simbiotiche migliori rimangono quelle in cui vi è maggiore diversificazione produttiva delle imprese, utile alla realizzazione di una vera e propria economia circolare in cui tutto è risorsa. La classificazione delle relazioni simbiotiche può essere fatta anche considerando le risorse oggetto di trasferimento. Si parla quindi di materiali di varia tipologia tra cui sottoprodotti, rifiuti da utilizzare come materie prime seconde e materiali inutilizzati oppure si parla di energia come, ad esempio, il calore di scarto e il vapore di processo, o di acqua, come quella di processo usata nei circuiti di raffreddamento. Anche infrastrutture e servizi possono contraddistinguere la classificazione di un’ area, guardando alla condivisione, ad esempio, di mezzi di trasporto, spazi, sistemi di trattamento rifiuti, produzione congiunta di energia. Le relazioni utili a una simbiosi industriale possono essere valutate anche secondo la dimensione temporale e la dimensione organizzativa. La dimensione temporale considera l’ evoluzione nel tempo dell’ ecosistema industriale e tutte le fasi che lo caratterizzano. Per quanto riguarda la dimensione organizzativa, invece, si considerano solitamente due modelli. Il modello continuo, in cui il sistema è meno suscettibile alle variazioni come nel caso dei distretti o dei parchi eco-industriali, oppure il modello batch in cui si parla di reti di simbiosi industriale, modalità meno vincolante in cui si possono attuare interventi di SI variabili nel tempo e nello spazio. Esempi di questo ultimo modello sono le piattaforme di condivisione SaaS( Software as a Service) e gestionali ERP( Enterprise Resource Planning) comuni, grazie alle quali le aziende possono condividere scarti, energia, risorse e know-how.
La dimensione spaziale
I criteri di formazione e denominazione maggiormente adottati e studiati riguardano però la dimensione spaziale. Si parte dal livello micro, ovvero all’ interno di una stessa impresa o organizzazione, ad esempio all’ interno di uno stesso gruppo industriale o all’ interno di un’ unica azienda con la realizzazione di impianti diversi per ogni step delle attività, dalla produzione al recupero di risorse da sottoprodotti e scarti( energia, acqua, materiali) da riutilizzare poi internamente. A livello meso, invece, sono coinvolte più imprese localizzate nella stessa area industriale. Solitamente in questi casi si parla di parco eco-industriale.
PLAST4GREEN I MAGGIO 2025 I 51