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RICERCA / ENEA
simbiosi industriale( SI) sono state utilizzate nel mondo economico imprenditoriale ed amministrativo. In termini generali si può dire che si tratta di un fenomeno in cui attori diversi del mondo economico imprenditoriale collaborano per una gestione sinergica dei flussi, sia in entrata sotto forma di risorse necessarie sia in uscita ai processi produttivi sotto forma di risorse offerte, al fine di coglierne vantaggi economici, ambientali e sociali. La definizione più recente arriva dagli autori di un volume pubblicato nel 2024 da ENEA, dal titolo“ Gli standard tecnici per la simbiosi industriale. Una guida per gli standard volontari nell’ ambito della simbiosi industriale”. La definizione di SI data dagli autori di questa guida include in poche righe tutti gli elementi fondamentali di questo fenomeno:“ La Simbiosi Industriale è una forma di interazione sinergica tra attori all’ interno di un’ area geografica ed economica finalizzata alla gestione efficiente di risorse materiali( o materiche) e immateriali che, tramite relazioni, informazioni e innovazioni tecnologiche, consente di ottenere benefici organizzativi, economici, ambientali e sociali sia a livello puntuale sia a livello sistemico”. Qui si intendono come attori organizzazioni quali imprese manifatturiere, impianti energetici, aziende di servizi, enti pubblici, associazioni, consorzi, centri di ricerca e università. Con area geografica ed economica si fa riferimento alla scala spaziale a livello micro( aziende), meso( parchi eco-industriali) e macro( reti su scale territoriali più ampie come quella regionale). Si parla di gestione efficiente delle risorse pensando all’ utilizzo condiviso di materiali, energia, acqua e rifiuti, trasformando gli scarti o i sottoprodotti di un’ organizzazione in risorse per un’ altra. In questo sistema si possono includere anche il trasferimento di tecnologie o processi per un uso migliore delle risorse e la condivisione di infrastrutture e servizi.
Il ruolo della SI
Perché oggi è importante parlare di simbiosi industriale? Le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, storia e filiera di appartenenza, si confrontano oggi con tematiche legate alla sostenibilità e all’ economia circolare. La stessa legislazione, a livello nazionale, di Comunità Europea e internazionale, dirige i business verso questi due paradigmi. Non si tratta solo di affrontare i cambiamenti climatici, bensì si vuole arginare anche la scarsità di risorse che si sta manifestando in modo sempre più evidente. Tra le varie strategie utili a raggiungere sostenibilità ed economia circolare vi è anche la simbiosi industriale, un approccio sistemico che consente che le risorse sottoutilizzate da un’ impresa e in uscita dal suo sistema produttivo possano divenire risorsa per altre
Rappresentazione grafica della definizione di SI( Elaborazione degli autori del volume)
imprese, con ovvi reciproci vantaggi. Questi vantaggi non si limitano alla sfera economica e ambientale, bensì hanno ripercussioni positive su tutto il sistema e il territorio coinvolto nella simbiosi industriale. Tutto viene valutato in termini di risorse e queste sono condivise e valorizzate.
Importanza degli standard
La rete italiana SUN, Symbiosis Users Network, promossa da ENEA fin dal 2017, lavora sui temi legati alla simbiosi industriale. Quaranta partner tra università, istituzioni, enti di ricerca, imprese ed ENEA collaborano per favorire l’ adozione di questa tipologia di strategia industriale su tutto il territorio nazionale. Il volume, redatto a cura del gruppo di lavoro 4 del SUN“ Certificazione e standard per la simbiosi industriale”, ha lo scopo di fornire supporto a chi intende avviare o già pratica la SI. Viene presentato un quadro completo e organico degli standard esistenti e delle iniziative di standardizzazione in corso, riportando esempi da esperienze internazionali e nazionali. Gli autori hanno deciso di concentrarsi sugli standard, tecnici e volontari, per la realizzazione della simbiosi industriale, poiché questi parlano un linguaggio comune utile a comunicare, trasferire e condividere risorse e modus operandi, per una gestione efficiente ed efficace dei flussi di risorse in ingresso e uscita in uno o più processi. L’ utilizzo di standard facilita l’ identificazione di aree di simbiosi, il monitoraggio e la misurazione dell’ impatto delle attività esistenti o che verranno avviate. Questi standard forniscono dei riferimenti tecnici comuni e condivisi che diventano canale di trasferimento tecnologico e diffusione dell’ innovazione sempre più legati ai contesti nazionale, europeo, internazionale. Tra questi riferimenti vi sono definizioni, principi, metodi di valutazione, linee guida, requisiti e addirittura veri e propri sistemi di gestione. I requisiti possono essere verificati da un organismo di parte terza. Alcuni documenti normativi sono già riferimento per settori e mercati. Basti pensare al sistema di gestione per l’ ambiente( UNI EN ISO 14001) e dell’ energia( UNI EN ISO 50001), la guida alla responsabilità sociale( UNI EN ISO 26000) e la valutazione del ciclo di vita( UNI EN ISO 14040) diventata ormai imprescindibile. Sessantatre sono gli standard internazionali e i documenti di riferimento relativi alla SI analizzati nel volume. Otto sono le categorie individuate per facilitare la consultazione, tra cui risorse materiali, energetiche e idriche, impianti e logistica, etichette e certificazioni, oltre a gestione, organizzazione e valutazione delle prestazioni. Non manca la categoria fondamentale in un’ economia circolare dedicata a riduzione, riutilizzo, recupero e riciclo.
Ecosistema industriale
La simbiosi industriale si inserisce nel contesto dell’ ecosistema industriale( EI), ovvero una rete di processi appartenenti a un sistema in cui si cerca di massimizzare l’ uso efficiente dei materiali di scarto come input per altri processi produttivi. Affinché questo ecosistema si realizzi, è necessario vi parte-
Economie circolari e cicli chiusi( Edgeman et al. 2013)
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