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La catena del valore del recupero delle plastiche dagli ELV
Delle plastiche recuperate dalle automobili a fine vita( ELV) più dell’ 80 % è destinato alla termovalorizzazione o alla discarica( dati 2020)
razione, inclusi i metodi di conversione diretta che scompongono i rifiuti di plastica in monomeri per la produzione di nuovi materiali.
• Raffinazione circolare della plastica( Circular Plastics Refinery): questo progetto mira a valutare, sfruttare e implementare le nuove tecnologie di trattamento dei rifiuti di plastica per consentire il riciclo di una maggiore quantità di materiali. La raffinazione circolare della plastica si rivolge a tipologie specifiche di polimeri che oggi vengono in gran parte smaltiti negli inceneritori in quanto difficili da riciclare. Questa iniziativa è progettata per integrare più tecnologie di riciclo in un unico sistema ottimizzato in grado di consentire un trattamento efficiente dei flussi di rifiuti plastici misti. A differenza del tradizionale riciclo meccanico, che è limitato dalle contaminazioni e dalla degradazione dei polimeri, questo metodo combina la selezione avanzata, la decontaminazione a base di solventi e la depolimerizzazione chimica al fine di massimizzare il recupero e la qualità dei materiali. Questo progetto è attualmente in fase di sviluppo a livello di prototipo concettuale( proof-of-concept).
Quali risultati concreti avete ottenuto finora e quali saranno i prossimi passi nel vostro percorso di sviluppo? Da quando è diventata un’ organizzazione indipendente poco più di un anno fa, la Global Impact Coalition ha compiuto notevoli progressi grazie al riscontro positivo da parte del settore e a un team di vertice particolarmente attivo. In particolare, GIC ha:
• ampliato il numero di aderenti di oltre il 50 %, coinvolgendo amministratori di aziende chimiche leader impegnate nella sostenibilità;
• lanciato diversi progetti ad alto impatto, tra cui l’ Automotive Plastics Circularity Pilot e l’ iniziativa Direct Conversion Technology in collaborazione con l’ ETH di Zurigo;
• costituito partnership strategiche, ad esempio con Deep Science Ventures per accelerare lo sviluppo di tecnologie d’ avanguardia;
• collaborato con migliaia di manager del settore in tutto il mondo, sensibilizzandoli sulle sfide e le opportunità di sostenibilità dell’ industria chimica attraverso conferenze, tavole rotonde, podcast, webinar e articoli.
Guardando al futuro, puntiamo a:
• Implementare su larga scala i migliori progetti pilota e portare avanti i progetti in corso: se si rivelerà fattibile, prevediamo di espandere ad altre regioni il progetto pilota Automotive Plastics Circularity e di coinvolgere altri operatori del settore automotive. Inoltre, proseguendo la ricerca in collaborazione con l’ ETH di Zurigo, valuteremo la fattibilità del progetto pilota di conversione diretta dei rifiuti in sostanze chimiche di qualità.
• Proporre nuove iniziative: la recente riunione dei nostri iscritti dedicata alle nuove idee ha identificato ulteriori opportunità per promuovere l’ innovazione nella fabbricazione a basse emissioni di carbonio e riciclo avanzato di prodotti chimici.
• Coinvolgimento di un maggior numero di operatori a valle ed espansione a livello globale: lavorando a stretto contatto con i marchi consumer, la grande distribuzione e i produttori, miriamo a rafforzare la domanda di materiali sostenibili, accelerando la transizione del settore.
L’ approccio di GIC è orientato ai risultati, affinché le idee si traducano rapidamente in progetti attuabili in grado di produrre un impatto misurabile.
La vostra partnership con Deep Science Ventures mira ad accelerare lo sviluppo di soluzioni sostenibili. Quali tecnologie o modelli di business innovativi state esplorando? Attraverso la nostra partnership con Deep Science Ventures( DSV), stiamo identificando e incubando tecnologie rivoluzionarie in grado di trasformare l’ industria chimica. In particolare, ci stiamo focalizzando sui percorsi a basse emissioni per i prodotti chimici di base, identificando le opportunità più promettenti per migliorare la sostenibilità e garantendo al contempo la scalabilità industriale. Combinando le competenze scientifiche con un approccio imprenditoriale, puntiamo ad accelerare la commercializzazione di soluzioni promettenti che altrimenti potrebbero trovare difficoltà a prendere piede sul mercato.
Qual è la vostra visione del futuro dell’ industria chimica e della gestione sostenibile delle materie plastiche? Il futuro dell’ industria chimica dipende fondamentalmente da un cambio di direzione che porti all’ azzeramento delle emissioni nette e alla circolarità. Per raggiungere questo obiettivo, le aziende chimiche devono trovare il modo di affrontare le due principali fonti di emissioni di gas serra( GHG): il consumo di energia e i processi di produzione delle sostanze chimiche. Per ridurre le emissioni di gas serra in queste due aree, l’ industria dovrebbe mettere al primo posto alcune strategie chiave:
• Adozione delle energie rinnovabili ed elettrificazione dei processi chimici
• Utilizzo dell’ idrogeno verde
• Cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio( CCUS)
• Integrazione di materie prime più sostenibili e rinnovabili( da materiali alternativi a base biologica, riciclati o derivati da CO₂)
Oltre alla riduzione delle emissioni, la gestione sostenibile della plastica dovrà essere integrata in tutte le catene di approvvigionamento attraverso processi di riciclo avanzato, flussi di materiali a ciclo chiuso e la collaborazione tra i vari settori interessati. GIC si impegna ad imprimere un’ accelerazione verso questo futuro riunendo i principali portatori di interessi, promuovendo l’ innovazione e implementando su larga scala le soluzioni che conducono a un’ industria chimica circolare e a basse emissioni di carbonio.
Che ruolo possono svolgere le aziende, i governi e i consumatori nella transizione verso un’ economia più circolare e a basse emissioni di carbonio?
• Aziende: gli operatori devono investire in tecnologie sostenibili, ripensare i rispettivi modelli di business, incorporare la circolarità e collaborare con altre catene del valore per accompagnare il cambiamento sistemico del settore chimico.
• Governi: i responsabili politici svolgono un ruolo cruciale nella definizione di quadri normativi chiari, nell’ incentivazione delle soluzioni circolari e a basse emissioni di carbonio e negli investimenti in infrastrutture abilitanti.
Consumatori: la domanda di prodotti sostenibili può accelerare la trasformazione dell’ intero settore chimico. Una maggiore consapevolezza, decisioni di acquisto responsabili e la partecipazione alle iniziative di riciclo contribuiscono a creare un’ economia più circolare.
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