Speciale Mose | Teknoring 2014 | Page 5

5 versatile”: ecco come definisce Staxo 40 l’ing. Palmigiano, Direttore di cantiere per Grandi Lavori Fincosit alla Bocca di Porto di Lido. “La sua flessibilità – aggiunge - ci ha consentito di assorbire anche alcuni imprevisti che si sono presentati durante la fase di montaggio, a causa della presenza di vuoti nel solaio. Con il materiale a disposizione siamo comunque riusciti a sopperire all’imprevisto. Inoltre, ha una buona facilità di montaggio e smontaggio, che velocizza di gran lunga le operazioni in cantiere”. Il cantiere allo stato dell’arte Allo stato attuale, nel cantiere della Bocca di Porto di Lido sono stati ultimati i lavori per la realizzazione del nucleo centrale dell’isola, e delle sponde verso Treporti e San Nicolò, che ospiteranno i cassoni di spalla delle relative schiere di paratoie. Inoltre, sono in fase di realizzazione gli edifici tecnologici, che ospiteranno gli impianti per il funzionamento del sistema. Nel dettaglio vengono realizzati tre edifici principali: l’edificio compressori, che alloggerà i compressori per il pompaggio dell’aria nelle paratoie; l’edificio quadri elettrici; l’edificio gruppi elettrogeni. Gli edifici serviranno le schiere di paratoie di entrambi i canali (di san Nicolò e di Treporti): per questo motivo vengono realizzati compartimentati e simmetrici. Essendo fondati ad una quota inferiore rispetto al livello medio mare, hanno richiesto la posa di palancolati, all’interno dei quali sono stati gettati i tamponi di fondo in cls subacqueo. Per il getto delle pareti perimetrali degli edifici, nonché delle vasche, viene impiegato il sistema per pareti Framax Xlife. Nel caso specifico delle vasche, il sistema viene abbinato con tralicci di puntellazione per getti contro terra, per altezze di getto di 5,20 m. Successivamente alla costruzione di questi edifici, e di numerosi altri minori, avverrà il completamento del tunnel di accesso ai cassoni di spalla, che sarà collegato a tutti gli edifici tecnici. La storia del cantiere La creazione dell’isola artificiale ha comportato una fase preparatoria molto complessa, in parte ancora in svolgimento. I canali di San Nicolò e Treporti sono stati attraversati in teleguidata, per consentire di predisporre l’infrastruttura per portare in isola parte dell’alimentazione elettrica del sistema Mose, il servizio di elettricità pubblica, telefono, fib re ottiche e acqua. Attualmente è in conclusione il cavidotto a terra sul lato sud, che porta questi servizi al limite del cantiere. La prima fase ha previsto la realizzazione della scogliera con materiale lapideo. Attualmente è in corso la realizzazione delle spalle su entrambe le sponde. I cassoni per la spalla lato San Nicolò sono stati prefabbricati presso gli impianti di Grandi Lavori Fincosit di Taranto e Civitavecchia, rimorchiati fino a Venezia e poi affondati in opera. Su gran parte dei cassoni andatori, sia di spalla nord che di spalla sud, sono state già completate le sovrastrutture. In corrispondenza dei due recessi dei cassoni di spalla, invece, le sovrastrutture verranno completate insieme agli edifici, posizionati sui cassoni stessi. Particolarmente complessa per questo lavoro, trattandosi di opere a mare e di aree delicate, è l’organizzazione dei cantieri. Anche in questo caso è stata necessaria una gestione logistica assai peculiare: tutte le forniture per il cantiere dell’isola vengono consegnate da mare sul lato di San Nicolò. Qui vengono verificate, smistate e trasportate su chiatta fino all’isola.