Chiese deturpate in Francia
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Parliamo delle Chiese d’Oriente che subiscono numerose umiliazioni, persecuzioni... ma in Europa, in Francia?
La Chiesa di Morangis, nella regione parigina, è stata saccheggiata, gli autori di questo crimine non si sono fermati al furto, ma hanno aperto il tabernacolo gettato le ostie consacrate in terra e calpestate. Questa storia ha provocato la reazione del vescovo d’Evry – Corbeil-Essonnes: “È la peggiore profanazione che ci sia, riporta Michel Dubost, ma ho la sensazione che questo non colpisca nessuno al di fuori della nostra comunità”. Nei primi sei mesi, ci sono state già sette chiese profanate in questa diocesi. Questo vescono ha finito per averne abbastanza e ha fatto il seguente comunicato: “Sono felice di costatare la premura con cui le autorità pubbliche, la stampa e l’opinione pubblica, si sollevano quando una moschea o una sinagoga è attaccata. Mi rallegro e mi unisco a coloro che denunciano tali delitti. Ma questa premura generale fa si che il silenzio a proposito delle chiese, stordisca. In più, in seguito a un certo numero di furti e profanazioni, avevo avuto l’idea di creare una commissione “scassinatrice” per visitare le chiese, studiare, per ciascuna di esse, le misure da prendere per aumentare la sicurezza contro il furto, fare un inventario di ciò he potrebbe essere preso e fotografarlo. Mi hanno fatto sapere che non ne ho giuridicamene il diritto… e che sarà creata una commissione ufficiale. Le estorsioni continuano. Le autorità pubbliche sono dunque responsabili per la loro carenza. Personalmente, non riesco ad abituarmi alle profanazioni… se bisogna urlare, urleremo. Dopo tutto, anche noi siamo cittadini”.
Dopo una nuova profanazione di un cimitero cattolico nel mese di settembre, il ministro degli interni, Brice Hortefeux, ha rilasciato questa dichiarazione alla radio Europe 1: “Sono stato appena informato, con stupore e costernazione, che una cinquantina di tombe cattoliche sono state profanate in un cimitero di Frontenay-Rohan-Rohan, nelle Deux-Sèvres. Voglio esprimere la mia solidarietà e simpatia alle famiglie dei defunti, anche a tutti i credenti legittimamente scioccati da questi atti rivoltanti. Questo nuovo attacco a delle tombe cattoliche è intollerabile. Dall’inizio dell’anno (2010), 323 aggressioni verso siti cattolici sono stati censiti sul notro territorio: 140 cimiteri e 183 luoghi di culto, sono stati profanati.
Quando una chiesa, una sinagoga, una moschea un tempio o un altro luogo di culto è attaccato, quando una tomba è profanata, è tutta la comunità nazionale che viene offesa. Ho chiesto che tutti i mezzi siano messi in opera per trovare gli autori, interrogarli e deferirli senza condizioni, alla giustizia. I colpevoli non resteranno impuniti”. È la prima volta che si sente un ministro, fornire le cifre esatte su saccheggi di luoghi cristiani. Il problema del silenzio non è solo mediatico (lo è), ma anche politico.