SIT GENERALE SIT GENERALE gennaio 2012 | Page 19

Appello dei fratelli perseguitati

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Cari fratelli e sorelle,

Vi chiediamo aiuto! Dei fratelli e sorelle cristiani sono perseguitati e massacrati, hanno bisogno di voi!

I vostri fratelli e sorelle vivono nella paura e nel pericolo costante. Paura di perdere la loro vita e i beni, perdere i loro figli e il loro futuro, la loro fede e la loro ragione di vita.

I nostri bambini sono discriminati, i nostri figli inseguiti e le nostre figlie rapite. Le nostre donne sono disonorate, i nostri fratelli sono uccisi e i nostri anziani umiliati. Le nostre case sono bruciate, le scuole pilotate e le chiese fatte esplodere. La nostra fede è derisa, i nostri simboli sono profanati e la nostra storia è ignorata… vi chiediamo aiuto!

Anche se abitiamo da secoli i nostri paesi e li abbiamo costruiti, veniamo scacciati come stranieri. Anche se parliamo la stessa lingua e abbiamo contribuito ad arricchire la sua musica, siamo trattati da stranieri. Anche se abbiamo partecipato agli sforzi collettivi e difeso il nostro paese, veniamo chiamati stranieri e traditori… vi chiediamo aiuto!

Siamo accusati di qualsiasi male e si dubita della nostra moralità. Veniamo chiamati perversi e si dubita della nostra sincerità. Ci vengono addebitati dei crimini e si dubita della nostra innocenza.

Non ci vengono riconosciuti i diritti elementari e ogni promozione. Siamo chiamati indegni delle cariche importanti e ci viene rifiutata la giustizia… vi chiediamo aiuto!

Siamo definiti infedeli o eretici, politeisti o ipocriti… ci viene rifiutata la buona fede e la libertà di coscienza. Le nostre credenze e tradizioni subiscono blasfemia, ma si esige rispetto per le loro… vi chiediamo aiuto!

Non chiediamo soldi, domani, forse, per ricostruire il nostro futuro; chiediamo la vostra solidarietà e preghiera. Vi chiediamo compassione e indignazione. Vi chiediamo di ricordarvi di noi e di tenderci la mano.

Denunciate il nostro malessere poiché siamo senza forza!

Informate il mondo delle nostre delusioni poiché siamo senza scritti!

Gridate la nostra indignazione poiché siamo senza voce!

Scrivete ai vostri deputati, interpellate il vostro governo, svegliate le istituzioni internazionali…

Organizzate delle veglie di preghiera, celebrate in nostro nome, difendete la libertà… accendete una fiamma!

Miei fratelli e sorelle, che la luce del Risorto brilli nei vostri occhi come risplende nei nostri cuori, per l’amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e nella comunione della Chiesa.

Un testimone, giugno 2011