Showroom Settembre 2022 | Page 72

in cantiere

grandi e una buona ventilazione degli stessi , altrimenti muffa e condensa erano assicurati . Di fatto c ’ è una dispersione termica nel perimetro , ma lo stesso avviene nelle colonne e nel muro , per poterla mitigare erano necessarie opere edilizie molto invasive che la D . L . non ha voluto perseguire . Cosa si poteva fare ? Si poteva demolire la parte interna di colonna , creare un taglio termico interno in corrispondenza della posizione dell ’ infisso e ricostruire la parte di colonna interna , oppure di poteva eseguire un cappotto interno ma sacrificando i mattoncini faccia-vista . Ognuna di queste soluzioni può essere proposta da noi serramentisti ma è sempre il progettista che ha il compito e la responsabilità di compiere queste scelte progettuali . Tornando alla posa in opera abbiamo scelto di utilizzare dei nastri termoespandenti multifunzione . Quando si posa un infisso “ in luce ” e quindi senza battuta , la cosa migliore è utilizzare un nastro multifunzione di almeno 5 cm di larghezza ( o 2 se si tratta di scorrevoli alzanti ) perchè un nastro di questo tipo , se scelto correttamente , può garantirmi un ’ ottima tenuta alla pioggia battente , un ottimo isolamento termico e acustico e una barriera al vapore aperta sul lato esterno e chiusa sul lato interno come prevede la norma UNI 11673 che a oggi è la regola dell ’ arte della posa in opera degli infissi . Questi nastri tornano molto utili anche per chiudere le fughe delle stuccature tra i mattoni dei faccia-vista a patto che non siano fughe troppo irregolari , in questo caso si potrebbe creare un piano della
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