Showroom Set 2023 | Page 24

approfondimenti

IN ITALIA Nel corso del 2022 , circa il 2,5 per cento sul fatturato è stato utilizzato per investire in digitale , con interventi di miglioramento dei processi all ’ interno del negozio fisico , per esempio etichette smart ( evidentemente non pertinenti al settore del serramento ), che servono per gestire le variazioni di prezzo in modo trasparente verso il consumatore . Ci sono altri aspetti che possono essere condivisi ( in molti casi già lo sono ) con il comparto porte e finestre :
• il digitale serve per governare le difficoltà che derivano dall ’ approvvigionamento di beni e materie prime attraverso lo sviluppo di sistemi di demand , inventory e distribution planning che consentono previsioni della domanda e miglior gestione dei prodotti lungo la filiera ;
• serve anche a verificare e limitare i costi della logistica per cercare di recuperare marginalità , attraverso sistemi di incremento delle performance di magazzino e le soluzioni di tracciamento dei prodotti lungo la filiera .
Di fatto , la rinnovata “ gioventù ” dello showroom esige un aggiornamento , non solo fisico , ma anche digitale . Secondo il rapporto del Politecnico , l ’ esperienza del cliente viene semplificata e resa più consapevole : i chioschi digitali favoriscono l ’ approfondimento della conoscenza dei prodotti , mentre le soluzioni di digital signage attivano una comunicazione efficace con il cliente . Rilevante è anche l ’ automatizzazione dell ’ esperienza , grazie a sistemi di self scanning da app o device dedicati . Altri elementi citati dal Rapporto , per esempio le funzioni di cassa , sono poco o affatto rilevanti per il retail del serramento .
In buona sostanza il digitale induce a un cambiamento nelle modalità in cui il retailer guarda all ’ innovazione , attuando un approccio che consente di operare meglio nelle condizioni di incertezza del mercato . Per quanto ovvia suoni questa affermazione , è fondamentale l ’ integrazione online-offline .
LE SPERIMENTAZIONI OLTRECONFINE Guardando oltre frontiera i retailer proseguono a concentrare la loro attenzione sui temi del metaverso , in funzione delle loro merceologie e della tipologia di clientela . La relazione reciproca virtuale a tra consumatori e prodotti-servizi offerti esercita un grande fascino , così come la comunicazione all ’ esterno di valori aziendali e , ancora di più , la vendita di prodotti reali e virtuali . IoT e IA ( Internet of Things e Intelligenza Artificiale ) sono elementi legati all ’ automazione dei punti vendita , anch ’ essi indagati perché ritenuti ad altissima potenzialità in proiezione futura . Infine , la realizzazione di ecosistemi di servizio , a partire dall ’ uso di asset e canali già esistenti dall ’ attivazione di partnership con competitor , service provider o startup per offrire servizi innovativi B2C , come spazi reali e virtuali di consulenza o piattaforme di riparazione e resale , e B2B , quali per esempio il lancio di marketplace o l ’ offerta di servizi di marketing e advertising . Nulla di particolarmente nuovo in questo aggiornamento sul digital retail , ma qualche focalizzazione su aspetti di dettaglio che il mondo a sé del retail di porte e finestre può assumere come suggerimento e stimolo per ottimizzare l ’ operatività , in questo momento di transizione dei modelli di business e dei comportamenti .
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