Showroom Ottobre 2025 | Page 19

In un’ epoca in cui i clienti non acquistano solo un infisso, ma un’ esperienza capace di emozionarli e rassicurarli, lo showroom smette di essere un semplice spazio espositivo. Diventa un teatro in cui ogni elemento – dalla luce alla musica, dalla disposizione dei prodotti alle tecnologie digitali – contribuisce a costruire una narrazione irresistibile. È qui che il neuromarketing incontra il mondo dei serramenti, portando strumenti concreti per trasformare lo showroom in un ambiente che parla alla mente e al cuore del cliente. Le neuroscienze ci raccontano una verità scomoda ma potente: il 95 % delle decisioni d’ acquisto avviene a livello inconscio. Prima di convincere la mente razionale di un cliente, dobbiamo emozionare quella istintiva. Questo significa che il primo impatto quando varca la soglia dello showroom è cruciale. La temperatura della luce, il profumo che aleggia nell’ aria, il percorso visivo che guida lo sguardo verso i prodotti di punta … tutto comunica, anche quando il consulente non ha ancora detto una parola. Pensiamo a quante volte un cliente entra, osserva distrattamente e dopo pochi minuti dice“ ci penso”. Spesso non è una questione di prezzo, ma di percezione. Il neuromarketing ci aiuta a progettare ambienti che riducono le barriere emotive e aumentano la propensione a rimanere, esplorare, chiedere.
VISUAL MERCHANDISING: L’ ARTE DI GUIDARE L’ OCCHIO E LA SCELTA Uno showroom di successo non lascia nulla al caso. L’ e- sposizione deve essere studiata come un racconto, dove ogni ambientazione suggerisce una storia di vita possibile. Box arredati che simulano veri angoli di casa, con una portafinestra che si apre su un soggiorno elegante, o una porta scorrevole che divide un open space contemporaneo aiutano il cliente a“ proiettarsi” nella sua futura abitazione. Questo attiva il cervello limbico, la sede delle emozioni, e rende più facile l’ immaginazione del prodotto come parte della propria quotidianità. Anche le tecniche di visual merchandising tradizionali hanno un ruolo chiave: alternare esposizioni a parete con soluzioni isola per creare ritmo visivo, sfruttare la regola dei triangoli per guidare lo sguardo verso i dettagli più pregiati, utilizzare altezze e volumi diversi per generare dinamismo e interesse. Ogni scelta deve accompagnare il cliente in un percorso fluido, evitando“ zone morte” che rischiano di spegnere la curiosità. Nel contesto dello showroom 4.0, le tecnologie digitali diventano alleate preziose. Monitor e totem interattivi possono raccontare la storia dell’ azienda, mostrare video emozionali o configurazioni personalizzate dei prodotti. Immaginate un cliente che, toccando lo schermo, vede comparire la propria finestra con il colore e il materiale scelti, inserita in un ambiente domestico realistico. Que-
L’ ACCADEMIA DELLO SHOWROOM
Nata da un’ intuizione di Veronica Verona( in foto), L’ Accademia dello Showroom è una società di consulenza, specializzata nella formazione della filiera del settore delle costruzioni che da oltre 14 anni affianca aziende di produzione, distributori e progettisti nella creazione di strategie di crescita, nello sviluppo di percorsi formativi e nella costruzione di specifici strumenti di vendita. Il metodo di lavoro de L’ Accademia dello Showroom si distingue per il forte orientamento al risultato attraverso una misurazione costante delle performance prima, durante e dopo la consulenza e un affiancamento“ fisico” durante le attività di vendita postformazione. Partner di Angaisa( Associazione Nazionale dei Distributori Italiani del settore ITS, arredobagno, pavimenti e rivestimenti), per la quale ha curato il percorso formativo sul ricambio generazionale, L’ Accademia dello Showroom collabora con primarie Aziende di produzione( Grohe, Inda, Samo, Eclisse, Twin System, Caesar e altre) e della distribuzione italiana( Orsolini, BigMat, Iter, 4Bild) e della scena internazionale.
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