Showroom Giu/lug 2025 | Page 91

Questi sistemi possono aprire diverse opzioni d’ uso, offrendo servizi vari anche personalizzati, come per esempio la possibilità di personalizzare capi come camicie e magliette con soggetti vari. Oppure, anche la prova senza impegno di un capo ordinato e fatto arrivare nel negozio proprio su indicazione del cliente, il che consente, da una parte, di profilare il consumatore e, dall’ altra, di farlo tornare in negozio per il ritiro, creando così possibili nuove occasioni di acquisto. Esistono anche soluzioni multimediali più sofisticate con elevato livello di engagement, come gli specchi virtuali che, grazie all’ AI offrono la possibilità di simulare un capo indossato scelto tra una ampia gamma di prodotti. Un altro tema che riguarda l’ utilizzo della tecnologia nei negozi fisici è senz’ altro quello ludico e di intrattenimento che può essere rivolto e dedicato sia ai grandi che ai più piccoli. Nel primo caso, quindi a target over 14-16 fino agli adulti, con narrazioni video e case-history memorabili- magari con la presenza di testimonial- dove si valorizza e si narra l’ utilizzo dei prodotti, in modo attrattivo e premiante. Tutto questo comprende anche giochi, simulazioni d’ uso, consigli in versione interattiva. Per i più piccoli, si può pensare a televisioni, monitor, giochini vari, che consentono ai genitori di dedicarsi con tranquillità all’ acquisto”.
LE MERCEOLOGIE E I COSTI Ma ci sono dei comparti più inclini e più adatti all’ adozione di queste tecnologie? E in quali paesi sono più diffuse?“ Sicuramente possiamo dire che l’ abbigliamento e il comparto fashion-beauty, utilizzano ampiamente soluzioni multimediali interattive. Ma si vede l’ uso di tecnologie on-site anche in farmacie, grosse ferramenta, centri di bricolage, store di home living. In sintesi, cioè, in tutti quei contesti- soprattutto di catena- dove l’ utilizzo di queste tecnologie permette al cliente di muoversi più agevolmente in un’ offerta molto ampia e articolata, agevolandolo nella scelta, ovvero nella definizione dell’ atto d’ acquisto. Quando si pensa all’ adozione di queste soluzioni tecnologiche multimediali con cui il cliente interagisce, occorre però aver ben presente l’ impegno economico richiesto per approntamento e gestione delle piattaforme digitali, su cui vengono caricati, segmentati e categorizzati i prodotti offerti in vendita. Se poi si parla di e-commerce on-store, a completamento dell’ offerta fisica disponibile in negozio, bisogna pensare anche alla logistica. Le“ abitudini” consolidate dai grandi gruppi leader della vendita on line obbligano a una grande tempestività nelle risposte e nelle consegne. Non sono ammessi quindi gap di inefficienza, perché altrimenti si rischia l’ effetto contrario. Per tutti questi motivi, a livello economico, sicuramente i brand di catena che già dispongono di una piattaforma e-commerce possono capitalizzare sinergicamente i sistemi già on line in quelli degli store on-site. Ampliando lo sguardo, per quanto riguarda invece la dislocazione dei mercati che stanno implementando varie forme di tecnologia e interattività sui punti vendita, i mercati asiatici sembrano un passo più avanti rispetto all’ occidente e, in generale, all’ Europa”.
TECNOLOGIA ANCHE PER LA RIVENDITA SPECIALIZZATA?“ In questi comparti il tema diventa più delicato e complesso. Per non allontanarci troppo dal B2C potremmo accennare alle dinamiche che si innescano negli showroom di finiture, edilizia, serramenti o di arredobagno, dove il prodotto non è destinato solo al pubblico privato, ma anche ad artigiani o imprenditori: quindi B2B. Artigiani o imprenditori, infatti, si rivolgono al punto vendita specializzato per l’ acquisto di prodotti semilavorati con l’ esigenza di conoscere rapidamente la disponibilità dei prodotti e le migliori condizioni di acquisto, spesso a fronte di una trattativa e magari anche di una consulenza tecnica specialistica. Da tali premesse, è ipotizzabile l’ utilità di monitor soprattutto per la verifica aggiornata di prodotti e soluzioni, controllando la varietà e la disponibilità delle diverse referenze con informazioni rapide di primo livello. Possiamo quindi concludere che l’ inserimento di tecnologie digitali interattive deve essere sempre oggetto di una valutazione molto accurata in risposta e in funzione delle specifiche esigenze del cliente target”.
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