propri dispositivi illuminanti, sono i cosiddetti light box: pannelli o scatole retroilluminate che possono riportare un messaggio o il brand stesso, creando un effetto visivo interessante anche di notte, a negozio chiuso. È chiaro che non si tratta di un punto luce vero e proprio, ma di uno strumento illuminato che crea atmosfera. A questo si possono affiancare anche trip led, segna-passi sui gradini, sui battiscopa e luci a terra: tutti elementi utili a guidare il cliente e a rendere più confortevole e originale il percorso di avvicinamento all’ ingresso del negozio stesso.” Per utilizzare la luce in modo ancora più performante, Bonesso aggiunge:“ Un consiglio pratico che mi sento di dare, poiché è una situazione che trovo sovente, è quello di evitare di direzionare i proiettori contro la vetrina, ovvero puntare le luci dall’ interno verso l’ esterno. Si tratta di un errore molto penalizzante che è meglio evitare, perché si abbaglia il cliente rendendo difficoltosa la lettura dei prodotti esposti”.
ria o gioielleria, oltre alle luci d’ ambiente e di accento si potrebbe optare per una stratificazione di device illuminanti, combinando funzioni diverse, mixando ad arte luci tecniche e d’ arredo. In termini operativi, potremo perfezionare l’ illuminazione con dei micro-spot a LED, all’ interno delle teche espositive e / o inserire nel punto vendita lampade decorative dal design ricercato dedicate all’ osservazione e valutazione dei preziosi nei tavoli di consulenza. Otterremo così un mood composito al tempo stesso raffinato e coerente con il posizionamento e il brand”.
ILLUMINAZIONE VETRINE“ Per dare un valore aggiunto alla progettazione della luce in vetrina, si può integrare l’ illuminazione tradizionale da soffitto con altri spot posizionati ai lati, utili soprattutto quando si espongono prodotti nella parte più bassa della vetrina. Un’ altra opzione, anche se non si tratta di veri e
QUALCHE DETTAGLIO TECNICO Nel contesto della progettazione illuminotecnica, è fondamentale scegliere correttamente i corpi illuminanti per garantire un’ illuminazione ottimale e di alta qualità. A tal proposito, l’ arch. Cristiano Bonesso sottolinea:“ In generale è importante lavorare con corpi illuminanti dotati di sorgenti luminose con indice di resa cromatica( IRC) alto, in modo da dare una lettura veritiera e naturale di colori e texture. Appurato che, grazie all’ elettronica, oggi si può fare veramente quello che si vuole mutuando, di fatto, la tradizione del proiettore da teatro, l’ utilizzo di spot LED dotati di driver di ultima generazione permette un controllo rigoroso della qualità e quantità del flusso luminoso ed un efficientamento dei consumi. Inoltre, grazie alle nuove ottiche intercambiabili e / o regolabili, è possibile sviluppare fasci luminosi compresi fra 15 e 180 gradi che consentono di illuminare piccoli oggetti anche a distanza di metri oppure grandi superfici partendo dallo stesso corpo illuminante. La tecnologia LED permette inoltre di lavorare sul‘ colore della luce’ in base alle specifiche esigenze di progetto, garantendo la creazione di atmosfere personalizzate e un’ illuminazione di qualità sul prodotto”.
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