FILM CULT
TRAGEDIA IN TRE ATTI
“Un popolo che ha bisogno di martiri è un popolo che muore!”
Una bambina spalanca una porta,
attraversa un corridoio ed esce
all’aperto. La sua corsa è claudicante;
i suoi affanni si confondono fra grida e
lamenti. Indossa soltanto una canottiera
lurida e le mutandine. I suoi capelli sono
stati tagliati, quasi rasati. I suoi zigomi
sono tumefatti e il suo viso porta i
segni di molte percosse. Ha dei rivoli di
sangue rappreso sotto le narici e ai lati
della bocca così come sulla fronte e ai
lati degli occhi. Il suo corpo è ricoperto
di lividi e di altre ferite.
Il suo nome è Lucie e da un anno era
scomparsa. È il 1971.
Lucie è condotta in un ospedale
pediatrico che si occupi del suo
recupero sia fisico sia psicologico.
Le indagini cominciano dal luogo in cui
la bambina era tenuta prigioniera. Si
tratta di un fatiscente edificio di un’area
industriale dismessa, situata in peri