ENOGASTRONOMIA / FOOD & WINE
Recuperata la vocazione vitivinicola di Castellammare. Grande vivacità per le aziende locali che si presentano sul mercato con prodotti di qualità. Da sempre la cittadina del golfo ha coltivato la sua vocazione vitivinicola per il suo territorio variegato che si sviluppa dal mare alla montagna, passando per le dolci colline accarezzate dalla brezza marina. Ma il vino prodotto serviva a tagliare vini altrui. Da qualche anno, invece, le cantine imbottigliano il proprio vino con etichette che parlano del nostro territorio. Sono nate, infatti, diverse aziende che hanno recuperato la coltivazione dei vitigni autoctoni come il Grillo, Catarratto, Inzolia, Nero d’ Avola, Perricone, riducendo la superficie destinata a quelli alloctoni, come Chardonnay, Merlot, Cabernet. Un’ inversione di tendenza che premia il territorio con la sua biodiversità e offre vini di qualità dalle caratteristiche uniche. Oggi Castellammare conta sei aziende vinicole. Quelle storiche, presenti già da anni sul mercato: Cantine Di Legami e Terre di Bruca che esportano in Italia e all’ estero. E quelle nate da poco, ma che stanno ottenendo risultati interessanti: Marcello Gioia, Elimi Vini, Mater Soli e Magaddino che con i loro prodotti hanno ottenuto diversi premi ai concorsi enologici nazionali e internazionali. Un vanto per una cittadina che sta crescendo dal punto di vista turistico e che adesso è in grado di offrire ai turisti i prodotti del territorio.
Il buon vino del golfo di Piero Rotolo
Si consiglia di degustare: il Metodo Classico di Di Legami, uno spumante fatto con uve Grillo coltivate in biologico; il Berlinghieri Perricone, un vitigno autoctono che offre un vino dalle caratteristiche straordinarie; il Petra di Bruca, un vino frizzante molto beverino e In Mezzo, un rosato di Frappato molto fruttato e intrigante, entrambi delle Terre di Bruca; il nuovo Catarratto di Marcello Gioia, che fa un passaggio nel legno e al gusto esprime sentori di vaniglia; Di Elimi Vini da provare il Nero d’ Avola e il Merlot, entrambi con una buona struttura. Per Mater Soli si consiglia l’ Abbatello, un Grillo in purezza che esprime profumi e sapori mediterranei e lo Zibibbo secco, ottimo vino da aperitivo. Dell’ azienda Magaddino da provare sia il Grillo sia il Nero d’ Avola, entrambi molto equilibrati nei profumi e nel gusto. Il passo successivo per queste aziende è di puntare sull’ enoturismo che negli ultimi anni ha visto crescere il fatturato nei territori a vocazione vitivinicola. Il territorio di Castellammare rientra nelle Strade del vino di Alcamo,
Erice e Monreale. Un’ opportunità in più per promuovere il territorio, con il sostegno del pubblico, iscrivendo Castellammare fra le Città del Vino a livello nazionale.
In the last few years at Cmare some producers have chosen to bottle own wine instead of selling it unpackaged. So, plenty of labels have born, that tell our territory. At least 6 wineries are trying to do this: Cantine Di Legami, Terre di Bruca, Marcello Gioia, Elimi vini, and Magaddino. A privilege for our town, which is growing up in tourism, because t now is able to offer even local wine. I suggest to taste: sparkling wine Di Legami, Beringhieri Perricone, Petra di Bruca, the new cataratto Marcello Gioia, Elimi Vini Nero d’ Avola and Merlot, Abbatello of Mater Soli, Grillo and Nero d’ Avola of Magaddino. Next step for these winery will be the enotourism. An idea should be including Cmare into the national circuit“ Strade del vino di Alcamo, Erice and Monreale.
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