SB Storie Bizzarre Speciale di Natale | Page 54

cada proprio ora, magari sopporterà la fame per un altro po’. È un problema in un certo senso lontano, non riguarda lo stretto immediato. Infatti, era ancora legato a quella sedia. Era passata un’ora. Forse due. Dovette ammettere che i suoi progressi non erano tanto rapidi. Avrebbe convinto Simone ad avvicinarsi al sacco? Magari sarebbero bastati un altro paio di passi. Se il sacco si fosse accorto della sua presenza avrebbe potuto saltare nella sua direzione e ghermirlo. Aveva già visto succedere una cosa del genere, sapeva che il sacco, all’occorrenza poteva anche saltare. In fondo, i preferiti di quei sacchi erano i bambini. Willy se lo augurava. Non sia detto che questa nottata non finisca con un gran colpo di fortuna Si sarebbe asciugato il sudore che, immaginava, scorreva copioso lungo la fronte, in mezzo alle corna, se avesse avuto libere le zampe. Schioccò la lingua e riprese lentamente a dire, per metterci maggior convinzione: - D’accordo, ricominciamo ancora una volta. Magari è colpa mia, che ho sbagliato approccio. Ma possiamo ancora chiarire questo malinteso, con un po’ di buona volontà. Ufficialmente sono la renna n. 428, ma tu puoi chiamarmi Willy… 54