mato, il mondo era salvo. Il giovane si destò sdraiato sull’altare della chiesa. La testa gli doleva e dovette fare forza con
le braccia per alzarsi. Scrollandosi di dosso i vetri del rosone
si mise in piedi, l’esercito di folletti e il demone Krampus lo
circondavano. Il bastone del vecchio era tra le sue mani. Cominciò a sentirsi stranamente ubriaco, come se un’ondata di
alcol gli invadesse il cervello all’istante.
Il demone lo fissò digrignando i denti, con un odio bieco, ma
appena si mosse per andargli contro si inginocchiò ai piedi dell’altare. Tutti i folletti fecero lo stesso, prostrandosi ai
suoi piedi.
Il vecchio Nicola sbarrò gli occhi non comprendendo. Poi
capì. Guardando il foglio sul bastone, lanciò un urlo di disperazione. Era un foglio a righe, di un quaderno moderno
pieno di frasi scritte.
“ Voglio essere ubriaco”. Era la prima frase sul foglio.
Il giovane fece riecheggiare la sua risata ebbra nella fredda e
stracolma sala.
- Bene, adesso continuiamo! La seconda è…
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