Baldanzoso Sheringam si liberò della bagascia e sfoderò il full,
allungando le mani avide sul piatto.
- Scala di Fuoco. - Che cazzo dici, feccia di un indiano? - sbottò il pistolero, accorgendosi solo allora che mancava all’appello la giocata del pellerossa. In volto aveva un tic che gli faceva sollevare un sopracciglio cespuglioso.
PiumaGialla mostrò le carte che indicavano una scala di colore,
i globi di Fuoco ritratti che parevano crepitare sotto gli occhi dei
giocatori.
Sheringam non riusciva a distogliere lo sguardo dalla scala reale
di Fuoco.
- Lurido bastardo, l’ho detto che non c’era da fidarsi. - urlò il colossale fabbro balzando in piedi. I muscoli delle braccia erano
sul punto di squarciargli la camicia delle feste. Stringeva i pugni
in modo ossessivo, finché, nel giro di qualche secondo il furore
ebbe la meglio.
Rifilò un pugno all’indiano che, intontito dall’alcool, non riuscì a
schivarlo: il diretto in pieno volto lo fece rovinare al suolo come
un pupazzo avvinazzato.
Tutt’attorno si era fatto il silenzio, i pochi astanti distolti per un
istante dai loro balocchi.
Lo straniero pallido, una bottiglia di torcibudella per mano, era
l’unico a ridersela a crepapelle, rovesciando alcool da tutte le
parti.
- Calma, signori. - intervenne pacato Kenny, a far da paciere. Non è successo nulla. - Nulla? Il bastardo ha barato! - rincarò la dose il pistolero, ridestatosi dal proprio torpore e complimentandosi con Bill per il
destro.
- Suvvia, è la prima mano che vince. Vi pare che stia barando? 18