- Grande Aset, Scandalosa e Magnifica! La bambina era sgomenta ed esaltata: - Lo sapevo! Visto, Nitocris? Visto? Ho il monile di una Regina! Si alzò sulle punte dei piedi scalzi e baciò la barba di Aristarco
sulla guancia.
- Ho il monile di una Regina! Di una Regina! Danzando graziosamente, inchinandosi al sesto bibliotecario,
lo salutò. Si allontanò, tenendo la mano dell’amica, che avrebbe voluto prendere la pietra e che lei, scherzando gioiosamente, fingeva di non voler dare. Arrivarono alla fine della strada e
scomparvero dietro l’angolo della casa in fondo. Poi la bambina
riapparve e, sporgendosi dal muro e lanciando bagliori dagli occhi, salutò agitando la mano, - Grazie, Maestro! Grazie! - posò la
punta dell’indice sulle labbra e soffiò il bacio al Sovrintendente.
Sparì.
Aristarco di Samotracia, ? ???????????????, non raccontò mai
l’episodio.
Avrebbe dovuto ammettere di non saper leggere l’Accadico.
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