no appena avvenute le esplosioni.
Perché non lo avevano inseguito? Il comportamento dell’orologiaio era davvero strano, così come era stato inusuale
che avesse voluto farlo sedere davanti. Per un momento gli
balzò in mente il pensiero assurdo che volesse dargli l’opportunità di scappare.
- Fuggendo ti saresti salvato e non avresti saputo nulla. - Così
gli aveva detto durante quel dialogo surreale che avevano
avuto prima di salire in macchina per raggiungere la Tana
del Lupo.
Tra le urla e il caos regnante intorno a lui, Fabian cercò di
ricordare le frasi che l’orologiaio aveva espresso quando lo
avevano catturato, nel vano tentativo di decifrarle.
In realtà non aveva capito nulla di tutto quel discorso, se
non che, per qualche motivo a lui ignoto, l’orologiaio non si
aspettava di vederlo salire in casa ma di saperlo già fuggito.
Era come se l’orologiaio sapesse tutto ciò che sarebbe accaduto in anticipo, comprese le due esplosioni alla baracca.
Ma se sapeva cosa sarebbe successo, nel preciso momento
in cui si fossero verificati gli eventi, perché non aveva fatto in
modo di raggiungere la Tana del Lupo prima dell’attentato?
Non era qui per salvare il Führer?
Eppure era al servizio dei nazisti e in combutta con la Gestapo.
Mentre Fabian si muoveva sul perimetro della baracca e
scrutava il bosco limitrofo a valutare il percorso più sicuro
per la fuga, si chiese cosa fosse venuto a fare qui l’orologiaio.
E se fosse stato in grado di salvare Hitler?
La missione di Herr Schmidt, ora divenuta la sua, era di uccidere l’orologiaio prima dell’attentato.
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