SB Storie Bizzarre SB N9 | Page 34

- Sia gentile. - riprese l’orologiaio. - Le assicurò che è di vitale importanza saperlo. - Non stavo facendo nulla… mi sgranchivo le gambe e cercavo di fumarmi una dannata sigaretta! - Ah, - commentò l’ometto sorpreso. - Ora capisco perché è così nervoso. Quindi non stava fumando? - No! Ho scordato quelle dannate sigarette a casa mia, questa mattina! - Bene, capitano Von Spee, ora mi è tutto chiaro. - Si girò verso Füller con aria soddisfatta. - Ora possiamo andare. L’uomo della Gestapo alzò il braccio e puntò la canna della pistola contro la fronte di Fabian. - Non devi ucciderlo! - s’agitò l’orologiaio, spezzando la flemma fin a quel momento sembrata immutabile. - I miei ordini… - Sono di assecondarmi. - lo interruppe l’orologiaio. - In ogni mio desiderio. - Ma non possiamo portarlo con noi. - Non so ancora cosa devo fare con lui. - L’orologiaio si girò a guardare gli orologi da tavolo disposti su un pianale alla sua destra. - Anche se adesso sa chi sono… - Io so solo che Herr Schmidt aveva l’ordine di ucciderla. cercò di giustificarsi Fabian. - Non mentire, capitano. - lo red arguì l’orologiaio tornando a fissarlo. - E tu metti via la pistola, Füller. Devo pensare. - A cosa? - domandò Füller, con un’aria interrogativa dipinta sul volto. Anche lui sembra non saperne molto più di me, pensò Fabian, mentre cercava nuovamente di liberarsi le mani. - Alle possibili ripercussioni. - rispose l’orologiaio serio in 34