lo avevano raggiunto.
Distinguo l’ordine di spararci, mi lancio su di lui e lo abbraccio.
Ora, se i nostri aggressori sono intelligenti e veloci, si sbrigheranno a toglierci le mani di dosso. O me le porterò dietro.
Ho pensato a un posto caldo, assolato.
Un’ isola dove andavo sempre prima che mi catturassero. Un
bellissimo pezzetto di paradiso in mezzo al pacifico.
Manolo barcolla qualche istante e io cado a sedere nella sabbia, gli sorrido, poi scoppio a ridere.
Si massaggia una testa di nuovo della misura normale con
entrambe le mani.
- Come facciamo con gli altri? - mi chiede.
Nel tempo che Manolo impiega a stropicciarsi gli occhi, io gli
sono davanti con delle bibite fresche tra le mani.
- Ce li andiamo a riprendere. Uno per uno. Ora è di nuovo facile.
61