sopra la porta ma con maggiore circospezione.
Da sotto il balcone un gatto rossiccio la stava guardando. Non mi interessa cosa pensi, io ti mangerò. - disse leccandosi i lunghi baffi.
Secondo l’entanglement quantistico e considerando le leggi
della stessa meccanica quantistica, un dato qualcosa cessa
di esistere in un dualismo e diventa definitivo, interpretabile come coerente dalla meccanica classica, nel momento
stesso in cui gli stati del tale qualcosa interagiscono tra loro.
Certo, questo non spiegherebbe comunque perché il gatto
vedesse un passerotto al posto di una cornacchia, ma ci permetterebbe di comprendere meglio che, se il gatto fosse effettivamente stato in un ambiente chiuso ed isolato da fattori d’influenza esterni, la sua coda sarebbe certamente uscita
incolume dai temibili ed iniqui denti dello scoiattolo che lo
avrebbe azzannato pochi istanti dopo in quanto, all’esterno
della scatola, tale roditore non sarebbe esistito, se visto dal
punto di vista del felino.
MEOW!
- ZITTI! - Urlò il giovane mentre sentiva il suo gatto, spiritosamente chiamato fenice con la fantasia di un uomo in stato
di coma vegetativo, soffiare contro un qualcosa e gettarsi in
dei cespugli.
- Non bisognerebbe mai inimicarsi uno scoiattolo... –
La cornacchia saltellò girandosi nuovamente verso l’interno
della stanza buia e vuota. - Lo sai cosa mi sono sempre chiesta? La porta cigolò un no e scricchiolò un sarei curiosa di saperlo.
- Esistono molte dimensioni ed in alcuna di queste l’umano
è ancora riuscito a prendere coscienza, nonostante continui
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