SB Storie Bizzarre SB N8 | Page 19

un’enorme interferenza nel suo tempio zen fatto di doppie casse e distorsori collegati a chitarre collegate ad amplificatori da 110 watt. Facendo uno sforzo alzò un pochettino il volume e, sopprimendo l’istinto di prendere la mazza da baseball e picchiare duramente le pareti del dipartimento di fisica, si lasciò cadere stancamente sul letto riflettendo sul significato di “quanto d’energia” cercando di paragonarlo a qualcosa di familiare, come l’energia che trattiene una palla da rugby quando viene lanciata. I suoi genitori erano fuori casa, per cui anche se avesse ragionato da solo e ad alta voce nessuno gli avrebbe mai dato del pazzo. - Credimi, è pazzo. - Disse la cornacchia da dietro la tenda facendo cautamente capolino all’interno della stanza - È da questo primo pomeriggio che prova a capire concetti abbastanza basilari continuando ad ignorare le mie spiegazioni ed a parlare da solo. - È normale, sei una cornacchia. - E quindi? - Si sa che la fisica è più una cosa da gufi. Le palpebre della cornacchia si assottigliarono ai lati dandole un’espressione quasi umana. - Che c’entrano i gufi con il ragazzo? La porta scricchiolò lasciando che le sue assi si assestassero ognuna sul proprio baricentro - È solamente un po’ confuso, bisogna prendere in considerazione molti fattori che compongono la maniera in cui si relaziona alla società ed alla fisica. - La maniglia d’ottone rifletteva un mondo completamente nero, all’interno della stanza non c’era niente se non la finestrella dove poggiava la cornacchia, quattro pareti che 19