Il paradosso della
port e della cornacchia
a
di Sean Foster
Esistono molti fenomeni strani ed apparentemente irrazionali all’interno del nostro mondo. Molti di questi quando
troppo complessi vengono ignorati o spiegati grazie a teorie
paranormali che andranno a formare nuove sconclusionate
correnti di pensiero, le quali, dopo anni di tentato ed erroneo
approccio al metodo scientifico, cambieranno irrimediabilmente in modo da formare un nuovo postulato in grado di
conciliarsi con l’ineffabile capacità d’errore umano.
Ovviamente non c’è nulla di male in tutto ciò, l’umano è sempre stato propenso ad accogliere qualsiasi tipo di teoria a
patto che un giorno potesse essere contraddetta; magari davanti ad un pubblico, possibilmente in maniera abbastanza
plateale, forse anche davanti ad un microfono ed ai giornali
oppure al ricevimento per l’assegnazione del premio nobel,
perché no?
Fatto vuole che il desiderio di conoscenza personale porta
l’uomo, o donna, o scoiattolo, a ricercare sempre più la perfezione lasciando che i termini vedere e guardare assumano
lo stesso significato nell’immediato attimo, quasi sovrapponendo ad ognuno lo stato dell’altro. Certo è che per dire una
cosa del genere bisognerebbe supporre che sia vedere che
guardare siano delle entità corpuscolari uguali ed opposte,
come anche allo stesso tempo sovrapposte.
Stabiliamo il significato di vedere, dove si è concentrati
nell’osservare un particolare o uno stato di un dato “qualcosa”, e di guardare, dove l’argomento viene affrontato a livello
globale e quindi macroscopico.
Ipotizzeremo per un istante che vedere e guardare non sia-
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