SB Storie Bizzarre SB N7 | Page 19

Entrarono in città, e si diressero all’unica locanda presente. Molte case erano abbandonate, la strada non curata difficile da calpestare per i cavalli. Poche figure li spiavano dagli angoli delle vie e dalle finestre con le imposte socchiuse. Lasciati i cavalli, entrarono nella locanda. Buio e polvere permettevano di distinguere solo vagamente le pareti sulle quali erano appesi cannocchiali, ruote di timone e antichi strumenti. L’Oste, che in passato doveva essere stato un marinaio, stava dietro il bancone e puliva i bicchieri con uno straccio. - Due facce nuove per questa città - commentò l’Oste, vedendoli. - Una città nuova per queste due facce - commentò il Menestrello. - Chi siete? - chiese l’Oste. - Due viaggiatori, venuti da una città vicina - rispose il Ladro. - Sono anni che nessuno viene dalla città vicina. L’ultima volta che due persone vennero dalla città vicina, portarono lutti e disgrazie - disse loro l’Oste. - Anche nella città vicina, da dove noi proveniamo, giunsero due stranieri che portarono lutti e disgrazie - disse il Menestrello. - Erano due, e provenivano da una città vicina - aggiunse il Ladro. - Accomodatevi, - disse loro l’Oste - così ci porterete notizie di questa città vicina. Chiesero da mangiare e da bere. Pranzarono in silenzio. Pagarono con delle monete. - Sono uguali alle nostre. - disse l’Oste - Pensavo che ogni città avesse la sua moneta. - Lo pensavo anch’io, - gli rispose il Ladro - ma ho scoperto 19