L’allitterazione in T
di Lorenzo Pedrazzi
S
alve, mi chiamo Timoteo Tempofosco e probabilmente sto
per morire.
Spero che il nome non suoni troppo buffo, ma cosa posso farci?
Mia madre ha sempre avuto il gusto per le figure retoriche e,
quando nacqui, pensò che un nome giocato sull’allitterazione lo
avrebbe reso memorabile, un po’ come i supereroi dei fumetti.
Avete presente, no? Peter Parker. Bruce Banner. Matt Murdock.
Una cosa del genere.
L’uomo che vuole uccidermi in questo momento sta aprendo il
portone al pianterreno: posso sentire le vibrazioni prodotte dalla
sua mano ripercuotersi attraverso le pareti, salire lungo le scale
e giungere fin qui, sulla punta dei miei polpastrelli ipersensibili.
Lo sento chiaramente, come se potessi vederlo. Perché, sapete,
il mio nome sarà pure bizzarro, ma tutto il resto non è da meno.
Posseggo infatti una caratteristica che mi rende unico al mondo, e che mi potrebbe far rientrare nella categoria dei “prodigi”
o in quella dei “fenomeni da baraccone”, a seconda delle vostre
preferenze: il mio senso del tatto è sviluppato a livelli sovrumani, molto p ???????????????????????????M????????????????)????????????????????????????????????????????????????e??????????????M???????????????????????????????????????????)???????????e?????????????????????????????????????????????)????????A??????????????????????????????????????????????)????????????????????????)?????????)$????????????????????????????????????????????????????????)??????????????????????????????????????????????????????????)????????????????q
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