cupidigia.
L’alba del nuovo giorno si affacciò sul deserto. Janara era ancora
sveglia quando Arrak preparò un cavallo per partire.
- Vai via quindi, principe Caduto.
Gli occhi rossi di Arrak brillavano come il sole che spuntava.
La sua figura barbarica sembrava scolpita, con la luce rossa del
mattino.
- Non c’è più nulla qui per me, vagherò per questo mondo, in
cerca delle mie radici.
La Lupa scattò in avanti con i seni sodi che sobbalzarono.
- Resta con me e farò di te il mio Re guerriero, e nel fuoco della
battaglia distruggeremo chiunque si opponga a noi.
-Non posso restare ma, se gli Dei vorranno, ci rincontreremo,
forse come avversari, ma ci rincontreremo.
Il destriero si impennò con le sacche da sella colme di provviste
e Arrak cavalcò lontano.
Un cavallo lo aspettava fuori dall’accampamento e il suo cavaliere riposava sdraiato sul dorso. Il prete guardò il Caduto avvicinarsi.
- Il mio signore vuole che ti segua, e il suo servitore darà la sua
vita per accontentarlo.
- Vedremo. - un sorriso si dipinse sulle labbra dure del principe,
entrambi scomparvero cavalcando tra la sabbia verso un destino, che sentiva per la prima volta nella sua vita, a portata dei
suoi desideri.
Fine.
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