- Eccola! È proprio dove il mio signore aveva detto! Una gigantesca porta arcana, creata con materiali sconosciuti,
illuminava la grotta con centinaia di luci colorate.
- Questo è dunque l’ingresso a Shurrupak? Per Guerra, come
l’apriremo? - la Lupa sgranò i bianchi occhi.
- Tu hai il contratto e io ho firmato. Spostati e io aprirò la strada
per la sacra statua.
Il Prete si inginocchiò accanto ad un pannello luminoso e salmodiando un cupo rito, mosse le mani in una sequenza meccanica su uno schermo verde. La porta iniziò a smuoversi vibrando
fino ad aprire un varco diagonale. Un lungo corridoio forgiato
da antiche mani si snodava nella torre. La Lupa provò un brivido da esploratrice mentre si addentrava in quel luogo sacro.
Più di quattrocento cavalieri deformi, alla testa dei quali Gothar
di Radiaterra e Ashtur il Gobbo si fermarono sul bordo nord
del cratere. L’esercito silenzioso e letale di Shurruppak, quasi un
migliaio si scheletri, aumentava ad ogni minuto. Quando comparvero i Demoni, una Furia volante come quelle che avevano
assaltato la città, urlò stridendo un ordine, volando sulle fila del
meccanico esercito. Tutti gli scheletri si schierarono alla base
della torre, pronti per lo scontro. I Demoni alla vista di tutti quei
robot si fermarono, alzando dure lamentele. Ashtur sapeva bene
che non avrebbero combattuto, doveva inventare qualcosa per
raggiungere l’ingresso della torre. Ormai senza nessuna idea, era
quasi rassegnato a ritirarsi quando, dal lato est del cratere, uno
schieramento di circa seicento guerrieri appiedati e armati di
lance si profilò contro il cielo in tempesta. Le creste variopinte e i tatuaggi tribali non potevano mentire, come i loro occhi
bianchi. Erano Lupi del clan Alirosse di Ark, pronti a cercare ed
aiutare la principessa Janara a salvare la vita del Re Gorn e a co24