luminosa è Alioth, la Bianca. Mizar (Mi’zar, Cintura), dove si
piega la coda, ha una compagna, Alcor. Vedere questa stella era
considerato dagli antichi un test di acutezza visiva. Strano. Con
la sua magnitudine non è poi così arduo riconoscerla, specialmente nei cieli tersi dell’antichità. Spostiamoci dall’altra parte di
Arturo, verso Sud e in basso, verso l’orizzonte. Troviamo Spica
(la Spiga), nella Vergine. Nelle antiche rappresentazione era la
spiga di grano che la Vergine regge nella mano sinistra. È un
esempio perfetto di 1° magnitudine. - Si avvicinò il cameriere
che portò loro quello che avevano chiesto. Il bambino volle che
l’anziano continuasse.
- Oggi, ancora più a sud e a mezz’altezza, c’è Giove, luminosissimo. Tramonterà fra due ore e mezza. Ancora più a Sud c’è
Mercurio e, dall’altra parte del Sole, Venere, adesso luminosa
quanto Giove. Tra Mercurio e il Sole, c’è Antares, nello Scorpione. Il suo nome (Anti Ares, Rivale di Marte) fa riferimento al
suo colore rosso. Insieme a Betelgeuse, è la rossa più brillante. È
di dimensioni smisurate, riempirebbe l’orbita di Giove. Saliamo,
da Venere, verso lo zenit. Lì incontriamo, nell’Aquila, Altair, che
vuol dire, appunto, Aquila. È la dodicesima stella più brillante
ed è menzionata da Tolomeo. Ancora più ad est c’è la grande
costellazione del Cigno. Splende su tutte Deneb (Al Dhanab al
Dajajah, la Coda della Gallina) che è un mostro 60.000 volte più
luminoso del Sole. Con Vega, nella Lira, e Altair forma il triangolo estivo, utile per orientarsi nel cielo… Venne una signora, scherzò con loro, pagò e andarono via.
Un cliente fermò il cameriere e, curioso, gli chiese: - Quei due,
ma che cosa guardavano nel cielo? In una mattina così bella, con
un azzurro così terso, il sole che splende, io non vedo niente... - Guardavano? - si stupì il ragazzo.
- Quel vecchio e quel bambino sono entrambi ciechi! 13