Il cielo stella
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di P.A.M. Diraque
- ... Di fronte a te, che sei rivolto a Ovest, c’è Arturo, il cui nome
significa il Guardiano dell’Orsa, nella Costellazione di Boote, il
Bifolco, identificato con Arcade, figlio di Callisto. È una delle
poche stelle che avevano un nome proprio nell’antichità classica
ed è citata da Esiodo. Per gli Arabi era Haris-el-sema, Nobile Patriarca. È la quarta stella più brillante del cielo, e non appartiene
al piano galattico ma all’alone, pur essendo una delle più vicine alla Terra. Sopra Arturo c’è Gemma, dal significato evidente,
chiamata pure Alphecca, che significa Interrotta, Spezzata, perché la Costellazione a cui appartiene, la Corona Boreale, appare
come un semicerchio, cioè un cerchio dimezzato. Un po’ più a
Nord c’è la grande costellazione dell’Orsa Maggiore. La conosc ono tutti, anche con il nome di Gran Carro. È un mistero come,
sin dai tempi più antichi, sia stata vista un’orsa, in quel gruppo
di stelle. Tale era l’immagine che ne avevano i Fenici, i Greci e,
straordinariamente, i Pellerossa Americani.
- Il mito narra che Zeus si era innamorato di Callisto, bellissima
ninfa del seguito di Artemide. Con l’inganno Zeus la fece sua e
gli diede un figlio, Arcade. Artemide la scacciò dal suo corteggio, perché non più vergine, ed Hera, gelosa, la trasformò in orsa.
Vagò per i boschi per 15 anni e, infine, il destino volle che incontrasse suo figlio, che stava cacciando. Il ragazzo era sul punto
di uccidere la madre ma Zeus, pietoso, li avvolse in un turbine
che trasportò entrambi in cielo. Callisto divenne la costellazione
dell’Orsa e Arcade il suo guardiano, come ti ho già detto.
- Ben 15 stelle dell’Orsa hanno nomi propri. La seconda stella più
splendente è Dubhe, dall’arabo Thar al Dubb al Akbar, la Schiena
della Grande Orsa. Con Merak, (al Marakk, i Fianchi) costituisce la coppia dei Puntatori, che indicano la Stella Polare. La più
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