di ordine e caos. - Cosa cambia, nonno? - Chiesero quasi all’ unisono i due pargoli.
Ulrich sbuffò stancamente incolpandosi di non riuscire a trovar
termini semplici da adoperare con i bambini e si grattò il mento
con le unghie ben curate, - Dunque. - iniziò.
- L’ordine è come il bene, ma è inteso come ordinato... - si concesse un istante per riflettere, - Come le vostre camerette, quando sono disordinate è male, quando sono ordinate invece è bene.
Così è ordine e caos, il caos è male in quanto è difficile trovare
un punto di riferimento mentre l’ordine è bene perché c’è un
punto focale... - si interruppe mordendosi la lingua. - Punto focale vuol dire: punto di riferimento. - Io l’ avevo capito. - Annuì la bambina mostrando un sapiente
sorrisetto.
- Sta zitta. - L’ aveva rimbrottato l’ altro sentendosi stupido.
- Buoni bambini. - Li aveva tranquillizzati l’ anziano mettendo
entrambe le mani sulle teste dei nipotini e scompigliandogli i
capelli - Ora che avete capito, lasciatemi spiegare. I due fecero si con la testa e seppur scambiandosi un’occhiata in
cagnesco si posero in posizione d’ ascolto.
- Lasar aveva combattuto al fianco dell’ imperatore e l’ aveva protetto custodendo lui stesso il sacro oggetto, che chiameremo reliquia, attirando così l’ attenzione del nemico sulla sua persona.
Per sfortuna o per fato, quindi destino, accadde che la moglie
del regnante perì poco dopo la battaglia durante l’ assedio alla
roccaforte principale dell’ impero. –
Trasse un profondo respiro e guardò nuovamente verso la moglie, i pochi raggi di sole che le toccavano le gote la impreziosivano sempre di più schiarendole la carnagione già nivea per
quanto stressata dal passare del tempo - Il nemico prese la regi55