- Si trovò solo nel Cosmo, e fu allora, guardando le stelle che riscaldavano innumerevoli mondi, che seppe come riabbracciare
Namriš. Lui aveva tutto il Tempo dell’ Universo e poteva raggiungere ognuno degli infiniti mondi del Cosmo.
- Infiniti mondi, infinito tempo. Tutto era possibile. Su un mondo,
non importa quanto e quando lontano, doveva esistere Namriš,
la stessa, identica, indistinguibile Namriš. L’ avrebbe trovata, l’ avrebbe baciata.
- Così Kiš’ pi, il mago, Kiš’ pi, il folle, passa di mondo in mondo,
cercando Namriš. E quando arriva su un mondo, che non è stato
capace di partorire Namriš, ritiene che non debba esistere. Lo
distrugge.
- E così sarà per sempre. -
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