SB Storie Bizzarre SB N3 | Page 51

Jos sente una fitta al cuore. - Tu non devi nemmeno pensare ! Con un gesto rapido nasconde il quarzo all’interno del mantello. Jos capisce quanto debbano essere speciali, quei sassi. Non ha mai visto il padrone tanto geloso di un oggetto. Un’altra lacrima degli dei abissali, le reliquie naturali cantate dai bardi. Pietre di cui aveva sentito parlare nelle bett ole dei quartieri bassi, quando era solo uno sporco ragazzo di strada, che si dice serbino grandi prodigi. “ Ognuna corrisponde a un particolare elemento di madre Gea e tramite esse, il fruitore di magia conosce gli spiriti e diviene tutt’uno con essi “. Così recita la targa all’ingresso della biblioteca, nell’immensa abitazione del magus, che lui conosce palmo a palmo, dovendo spolverare ogni mobile. Il ragazzo rimane a testa bassa, fissando la sabbia ai suoi piedi, attento a non far trapelare il minimo interesse per quella faccenda. È ormai quasi il crepuscolo e il vecchio dà disposizioni affinché ci si accampi per la notte. Mentre i soldati si sistemano nelle grosse tende simili a casermoni, il vecchio dorme all’aperto, a gambe incrociate. Sembra che il fumo lo sostenga a diversi centimetri da terra, non un granello di sabbia osa posarsi sui suoi vestiti. Quando spengono le torce, Jos si costringe a prender sonno, nonostante si agiti in lui una strana inquietudine e mille domande senza risposta. L’indomani sarebbero partiti per una destinazione ancora ignota. Capitolo 1 Fine Continua... 51