- Sì, signore …- rispose, con un grosso punto interrogativo dipinto sul volto sgualcito. Impugnò la pistola senza fare altri commenti.
- Adesso mi scorterai da Fuchs, - gli ordinò Geert con autorevolezza - e insieme gli consegneremo il Truppführer Hahn.
- Come comandate, Hauptsturmführer - assentì poco convinto.
- E cosa avrei fatto di male? - chiese sbigottito il sergente. - Di
cosa sono accusato? La ragazza aveva smesso di gorgogliare e sputare sangue. Era
morta con le mani serrate sulla gola come se si stesse strozzando
da sola.
- Spreco di forza di lavoro - rispose Geert di getto - e indisciplina
e negligenza. - Fuchs sarà già a dormire - argomentò il sergente con un risolino nervoso.
- È di certo in amministrazione - lo contraddisse Schreiber, stropicciandosi gli occhi.
- Dopo l’arrivo di un carico di deportati va sempre a prelevare la
sua quota. - Di cosa stai parlando? - chiese Geert esterrefatto.
- Nel settore Kanada viene compiuta la cernita degli oggetti appartenuti ai deportati, e lì si trovano tanti oggetti di valore - spiegò Schreiber con naturalezza e un’alzata di spalle.
- Pronti per essere rispediti in Germania … ma si trovano anche
tanti soldi. - Quegli sporchi giudei credono di poter comprare tutto. - intervenne Hahn, sbattendo la schiena contro la parete - Arrivano
qua pieni di banconote e gioielli. - Già, avari e meschini. - argomentò Schreiber - Quando fuggono dalle loro case, per evitare la deportazione, pensano prima a
portarsi via il denaro e poi la famiglia. 25