SB Storie Bizzarre SB N2 | Page 20

Hi-five, pollice in alto, pugno contro pugno… Insomma l’intero repertorio di cazzate. “Tutto a posto? … Come butta? ... Non c’è male, ci trasciniamo amico, ci trasciniamo nel liquame”. Infine mi sedetti a terra tra il groviglio di corpi, appoggiando la schiena al muro di monitors. Mi lasciai trasportare dalla musica e dalla proiezione composita della caduta libera, dal puzzle dell’umanità nel baratro della decadenza. Infine venne la camerierina bionda ed emaciata, col suo maquillage Emo e la tutina sexy. Aveva in mano una bottiglia di Scotch di marca. – Credevi di sfuggirmi, papi? – Disse prendendo posto al mio fianco. – Sei una bella testarda tu, eh?– Sono una cagna che non molla la presa facilmente. – – E come fai di nome? – – Genny! Tu invece ti chiami Marco e sei mezzo spagnolo, giusto? – Sei bene informata, vinci un sigaro. – Sii, ma che sia lungo e tosto come piace a me – rispose sfilandosi le scarpe col tacco a spillo. Aprì la bottiglia, tracannò una lunga sorsata e me la passò. – Offre la ditta? – Domandai. – Già, la premiata ditta gola profonda! – Era simpatica la biondina. Parlammo urlandoci nelle orecchie, per superare il volume della musica. – Mi sembri giù di corda. – Azzardò a un certo punto. – Le cose non girano per il verso giusto – – Capitano a tutti i periodi di merda – A me capitano troppo spesso. Sono una specie di calamita per le rogne. – Proclamai dopo avere buttato giù un bell’ingozzo di 20