SB Storie Bizzarre SB N2 | Page 14

La strega di P.A.M. Diraque I calzari affondavano nel fango del sentiero, la pioggia scorreva sugli elmi e sulle armature, si infiltrava nelle giunzioni, sotto la maglia ferrata, sui muscoli allenati dal combattimento. I mantelli erano zuppi e pesanti, l’aria oscura, la gola tra le montagne sinistra. Il vento si calmò e il comandante del drappello alzò gli occhi affaticati verso le cime aspre delle rocce spezzate, cercando nella caligine la fine del sentiero. L’apertura della caverna era imponente: una cattedrale nera che inghiottiva lo spazio, minacciava il monte, rabbrividiva gli animi. I soldati controllarono le armi, si aggiustarono le corazze, spinsero indietro i mantelli e s’ immersero nell’antro, le spade che puntavano verso minacce misteriose e invisibili. E i guerrieri allibirono. Una luna invisibile disperdeva la sua luce infame, affinché si capisse che l’interno era senza fine. Lo sguardo si smarriva, come nelle notti senza astri. L’ Immensità era stata chiusa nella montagna. Le suole calpestarono le ossa umane e fratturarono i teschi che lastricavano il pavimento sconfinato. La paura si manifestò negli sguardi sbigottiti, nei respiri affannosi, nei sussulti improvvisi. Soffocarono ogni rumore, cercando il nemico con l’udito. Volsero le teste intorno, stringendo gli occhi dietro le celate. Videro la strega che scendeva lo scalone