SB Storie Bizzarre SB N1.0 | Page 40

il più ridicolo: in groppa a Ronzinante e col fido Sancho che gli sonnecchia di fianco, impartisce comandi al vento, lì dove le sue allucinazioni vorrebbero schieramenti di feroci mulini a vento. Trombe d’ottone e tamburi in pelle d’asino scandiscono il ritmo della marcia. L’armata avanza implacabile verso il centro della sala, dove trova origine la sterminata prateria bordeaux del tappeto persiano. - Scarafaggi. Una fottuta invasione di scarafaggi, ecco cos’è. Adesso alzi la cornetta del telefono e chiami la disinfestazione. - Questo è ciò che si agita nella mente di Debur, mentre il corpo non riesce a staccarsi dalla statua della dea monca, nè ad aprire la porta di casa e scaraventarsi nel gelo della notte che avanza. È appena l’inizio, lo sa. E non può farci niente. Lo schermo al plasma emette un lieve bagliore, una luce giallognola e deprimente che illumina il mobile basso con la consolle di gioco e il telecomando; brilla a intermittenza, lanciando un appello muto e ossessivo che però non deve attendere a lungo. Numerosi led, spie, luci al neon e timer prendono vita in danze frenetiche che animano il lato sinistro della sala. Dalla scrivania il computer stride, nel modo tipico che ne accompagna l’ accensione, facendo esplodere le casse in un grido divino e furente, che chiede tributi di sangue nemico: il motivetto di benvenuto del sistema operativo. Persino la stampante e lo scanner sembrano impazziti, con il loro borbottare e vomitare fogli impiastricciati di toner, mentre il groviglio di cavi delle macchine diventa un nido di serpenti neri stuzzicato da un bastone. La Playbox sul tavolino inizia a tremare, moderno vaso di Pandora abitato dai peggiori demoni delle leggende. Dal dispositivo di inserimento dei videogames 40