libreria, accertatosi dell’assenza di nemici in agguato, si
porta le dita alla bocca.
- Vi prego, no. Stavolta no, fermi! Tregua! Tregua! -
Lo gnomo cavaliere si arresta per un attimo, trovando
riparo tra le copertine rigide di due romanzi di Salgari.
L’implorante voce dell’uomo gli è arrivata come fracasso
primordiale e caotico di tuoni e rombi; l’esserino confuso
non riesce a individuarne l’origine. Del tutto inutile cercare
di comunicare, ci aveva provato diverse volte: lui era
enorme, tanto da risultare invisibile agli invasori notturni.
Per cui decide di tacere, ritirarsi nell’angolo tra la credenza
e la riproduzione in bronzo della Venere di Milo; osservare,
impotente come al solito, lo svolgersi della mini-battaglia.
Dopo attimi di esitazione, l’esploratore in armatura fa
capolino dai pesanti volumi, ispezionando ancora una volta
i paraggi, titubante. Via libera stavolta, e il suo richiamo
può finalmente echeggiare tra I fratelli Karamazov e Re
Lear, e giù nelle scansie inferiori, fino ai romanzi per
bambini e ai manuali di giardinaggio. È un attimo, poi
l’intera struttura trema, colpita da microscopiche scosse
sismiche. La libreria si anima impercettibilmente, come
un formicaio calpestato, e i ripiani iniziano a brulicare di
vita. Prima ad uscire allo scoperto, la banda di Sherwood:
folletti in calzamaglia verde, con cappucci e bende che
lasciano scoperti il viso all’altezza degli occhi, trascinano
lunghi rampini che pesano almeno quanto una diecina di
loro. Prendono a fissarli al “pavimento” con movimenti
rapidi e studiati, correndo da un angolo all’altro del
mobile, gridando ordini con le loro vocine invisibili.
L’intera compagnia dell’anello ora è schierata alle spalle
dei ladri gentiluomini. Gandalf e Sauron dividono l’esercito
in schieramenti compatti, mantenendo ordine e ferrea
38