oscuro si infilò nella sala.
- Oh mio Dio - sbiancò padre Willis.
- Forse conosco un altro modo per uscire di qui - disse Creed seguitemi svelti! Un’orda di creature urlanti cercava di abbattere la porta e in poco
ci sarebbero riusciti. Creed si infilò nella cella aperta in fondo
alla spoglia sala del carcere.
- Nessuno più viene incarcerato qui da quando il vecchio Jebedia scappò senza lasciare traccia. Lo sceriffo non ha mai capito
come il vegliardo abbia fatto ma adesso, ve lo mostrerò. Ecco...
- spinse una serie di pietre sulla parete, distanti tra loro. Ogni
volta che ne toccava una, questa rientrava nel muro. Quando
ne spinse circa una dozzina, con un rumore di pietra che stride,
una botola si aprì al centro della cella, facendo cadere quasi Jimbo Jo all’interno.
- Come diavolo hai fatto figliolo? - Walcott Bob corrucciò il suo
paffuto viso.
Creed allargò il braccio indicando la parete.
- Il muro e il pavimento di questa cella sono di un materiale più
antico del resto dell’edificio, di un’età incalcolabile. La prigione
sarà stata costruita a ridosso di questa struttura, e il vecchio Jebedia l’aveva capito. Per le pietre, se osservate bene, alcune sono
consunte, come se fossero state toccate spesso. Jack piegò la sua agile figura sporgendosi oltre il bordo, con il
suo fucile Henry puntato nell’oscurità della botola.
- Dove conduce? - si voltò con sguardo interrogativo.
Creed guardò tutti.
- Beh il vecchio non è mai stato molto chiaro, dato che è impazzito - ammise.
- Diavolo sempre meglio che farsi sbranare da quelle cose! - disse Bill il boia serrando le poderose mascelle.
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