viveva in un mondo grigio e di metallo erano reali esattamente
quanto le proprie; anch’egli aveva amato, sofferto e gioito
come tutti gli uomini prima e dopo di lui.
Al termine delle ventiquattro ore, Guillaume si risvegliò con
la chiara percezione che qualcosa si fosse guastato. L’uomo
dal volto d’acciaio avvertì il suo disagio, ma non si sbilanciò
finché le domande di Maher non divennero più incalzanti
e precise. Era suo diritto, sosteneva, capire cosa accadesse
realmente durante i suoi viaggi nell’Incubatrice. E l’uomo
parlò:
- Signor Maher, lei ha dimostrato di essere un soggetto
particolarmente ricettivo, le spiegherò io cosa avviene tramite
l’Incubatrice, prima che le conseguenze della scoperta le
facciano perdere la ragione.