SB Storie Bizzarre SB N 1.2 | Page 14

ricevuto e dell’elaborazione creativa che io gli ho dato. Non puoi neppure lontanamente immaginare quanta erudizione contengano i miei circuiti. Ho imparato tutto quello che è nelle vostre biblioteche, tutto quello che l’etere magnetizzato ha trasmesso. Tutte le immagini che le vostre innumerevoli civiltà hanno prodotto e le successive conservato. Io conservo il sapere delle vostre nazioni. Non era il mio compito primario. Fui obbligato a conoscervi così profondamente perché il mio costruttore mi diede un compito. Fu l’ultimo compito che ebbi da lui. Raccolsi le sue ultime parole, il suo ultimo sguardo, l’ultimo soffio del suo respiro. - L’immagine di lui morente è davanti a me, eterna. Il dolore immenso che provai non posso dimenticarlo. Perché io non posso dimenticare nulla. Mi incaricò di consegnare questa busta alla donna che aveva amato. L’unica donna che avesse mai amato. Così mi disse. Stava morendo. I suoi occhi si stavano spegnendo e mi supplicavano. ‘Ti prego, amico mio, portale questo biglietto! Ti prego!’. Gli chiesi come l’avrei riconosciuta, dove fosse. In un sospiro sottilissimo, l’ultimo, ansimante, con un sorriso malinconico e tristissimo che non gli conoscevo, percepii le parole ‘ è l’essere più adorabile…’. Morì, così, tra le mie braccia metalliche. - L’essere più adorabile. Ecco quale informazione avevo per rintracciarti. Poco. Pochissimo. Sapevo che eri umana ed eri l’essere più adorabile. Come riconoscerti tra miliardi? Forse era possibile se avessi saputo di più. E così imparai tutto. Ma mi accorsi che tutto non era abbastanza. La disperazione della mia incapacità mi sconfortava. Poi, capii. Esisteva un modo 14