ricevuto e dell’elaborazione creativa che io gli ho dato. Non
puoi neppure lontanamente immaginare quanta erudizione
contengano i miei circuiti. Ho imparato tutto quello che è
nelle vostre biblioteche, tutto quello che l’etere magnetizzato
ha trasmesso. Tutte le immagini che le vostre innumerevoli
civiltà hanno prodotto e le successive conservato.
Io conservo il sapere delle vostre nazioni. Non era il mio compito
primario. Fui obbligato a conoscervi così profondamente
perché il mio costruttore mi diede un compito. Fu l’ultimo
compito che ebbi da lui. Raccolsi le sue ultime parole, il suo
ultimo sguardo, l’ultimo soffio del suo respiro.
- L’immagine di lui morente è davanti a me, eterna. Il dolore
immenso che provai non posso dimenticarlo. Perché io non
posso dimenticare nulla. Mi incaricò di consegnare questa
busta alla donna che aveva amato. L’unica donna che avesse
mai amato. Così mi disse. Stava morendo. I suoi occhi si
stavano spegnendo e mi supplicavano. ‘Ti prego, amico mio,
portale questo biglietto! Ti prego!’. Gli chiesi come l’avrei
riconosciuta, dove fosse. In un sospiro sottilissimo, l’ultimo,
ansimante, con un sorriso malinconico e tristissimo che non
gli conoscevo, percepii le parole ‘ è l’essere più adorabile…’.
Morì, così, tra le mie braccia metalliche.
- L’essere più adorabile. Ecco quale informazione avevo per
rintracciarti. Poco. Pochissimo. Sapevo che eri umana ed eri
l’essere più adorabile. Come riconoscerti tra miliardi? Forse
era possibile se avessi saputo di più. E così imparai tutto. Ma
mi accorsi che tutto non era abbastanza. La disperazione della
mia incapacità mi sconfortava. Poi, capii. Esisteva un modo
14